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Omicidio Petrucci, confermato ergastolo per l'ex della sorella

Carmela Petrucci

PALERMO. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all'ergastolo inflitta in primo e secondo grado dai giudici palermitani a Samuele Caruso, accusato di avere assassinato la 17enne Carmela Petrucci, sorella della sua ex fidanzata Lucia.

L'omicidio avvenne a Palermo il 19 ottobre del 2012. Dopo quattro anni, dunque, si è arrivati a una sentenza definitiva. Caruso, che non aveva accettato la fine della sua storia d'amore, aspettò Carmela e Lucia all'ingresso della loro abitazione e le aggredì accoltellandole.

La ex fidanzata venne gravemente ferita, la sorella morì. Il giovane fu arrestato dopo poche ore dal delitto.

Samuele Caruso il 19 ottobre di quattro anni fa aspettò le sorelle Petrucci nell'androne dello stabile in cui vivevano, in via Uditore. Carmela e Lucia, che frequentavano lo stesso liceo classico, l'Umberto I di Palermo, rientravano da scuola. La nonna, che le era andata a prenderle in auto, le aveva lasciate davanti alla casa. Samuele era apparso all'improvviso.

Lucia, spaventata dall'ex che aveva preso a perseguitarla con telefonate e sms, citofonò al fratello gridandogli di aprire in fretta il portone. Ma l'assassino fu più veloce e raggiunse le due vittime all'interno del palazzo. Urla, grida poi il coltello tirato fuori da Samuele. Carmela fu colpita mortalmente alla gola e per lei non ci fu niente da fare.

Il ragazzo venne rintracciato mentre  tentava di fuggire. Gli investigatori si erano subito messi  sulle sue tracce grazie alle celle del suo telefono cellulare. Un processo doloroso che ha messo a  dura prova i genitori della vittima e dell'imputato.

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