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Arresti di mafia nel Corleonese, Addiopizzo: così aiutiamo chi denuncia le estorsioni

PALERMO. Artigiani e imprenditori che vivono e lavorano tra Chiusa Sclafani, Palazzo Adriano e Corleone si ribellano al pizzo e permettono l'arresto di dodici persone. E' uno degli elementi di novità dell'operazione "Grande passo 4" dei carabinieri. Denunce arrivate anche grazie all’ausilio e al supporto di Addiopizzo.

Negli ultimi due anni l’associazione è stata impegnata accanto a diverse vittime che proprio in queste aree del Palermitano hanno maturato la forza e il coraggio di liberarsi da soprusi, minacce e richieste estorsive.

"La straordinaria azione repressiva delle forze dell’ordine e dei magistrati e il percorso di affrancamento dal fenomeno delle estorsioni di commercianti e imprenditori da noi sostenuto - scrive l'associazione in una nota -, mettono in luce come anche in questa area della provincia così difficile ci siano le condizioni per sgretolare il muro dell’omertà. L’auspicio è che dopo questa importante operazione le persone per bene che vivono nel territorio del Corleonese possano cogliere questa ulteriore opportunità per collaborare e scrollarsi di dosso il fardello mafioso".

"Come in altri casi - scrivono ancora da Addiopizzo -, noi cercheremo di non far mancare il nostro aiuto alle vittime, proprio perché vogliamo sostenere il vento di cambiamento che, da qualche tempo, soffia anche nelle periferie della provincia di Palermo, dove la mafia ha storicamente mantenuto forte e saldo il controllo del territorio, forse più di quanto possa riuscire a fare, ormai da tempo, in città".

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