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Giustizia, parte da Palermo la proposta di riforma del processo tributario

PALERMO. Una giurisdizione tributaria più equa ed equiparabile a quella ordinaria, amministrativa e contabile. Una competenza speciale per assicurare un processo più celere ai contribuenti e una maggiore par condicio in tutto il settore. Parte da Palermo la proposta di riforma del processo tributario. Le linee guida saranno approvate durante il IV Congresso Ordinario dell'Unione Nazionale delle Camere degli Avvocati Tributaristi (Uncat), in programma il 23 e il 24 settembre nella splendida cornice di Palazzo Steri, a Palermo.

“Il nostro intento - spiega il professor Angelo Cuva, vice presidente Uncat e responsabile del comitato organizzatore - è quello di creare, durante il congresso, un confronto tra tutti i principali attori dell'ordinamento tributario sull’esigenza di un maggiore rispetto dei principi costituzionali. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire un'equa imposizione e per porre l'accento sull'importanza del rafforzamento della compliance e dell’abbassamento dei suoi costi”.
I lavori congressuali partiranno venerdì 23, dopo l'Assemblea pomeridiana riservata ai soci. Nella mattina di sabato 24, dopo i saluti del presidente UNCAT, Bruno Lo Giudice, si alterneranno quattro relazioni sul tema, che saranno presiedute da Giulio Prosperetti, giudice della Corte Costituzionale. A seguire la tavola rotonda "Giustizia tributaria e garanzie costituzionali" a cui parteciperanno Ernesto Maria Ruffini, amministratore delegato Equitalia, Maurizio Bernardo, presidente della Commissione Finanze alla Camera, Ennio Sepe, presidente dell'Associazione Magistrati Tributari e Fazio Segantini, presidente dell'Unione giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

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