PALERMO. Il mondo del commercio, pur accettando la sentenza con cui oggi il Cga ha accolto il ricorso del Comune di Palermo e dell'Amat contro il provvedimento di sospensione delle Ztl deciso ad aprile dal Tar, non dà tregua all'amministrazione comunale chiedendo, non solo un serio dialogo e un confronto con cittadini, associazioni e commercianti, ma anche l'astensione dall'istituire il provvedimento.
Fermamente contraria all'istituzione della Ztl è il presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, secondo cui "oggi il Cga ha confermato la natura di tassa occulta del provvedimento, da sempre criticata dall'associazione". Inoltre, l'area di limitazione del traffico così come prevista dal provvedimento è "una zona a traffico tassato - aggiunge - non siamo stati mai d'accordo sulla vastità della zona a traffico limitato che penalizzerebbe fortemente i commercianti in una città dove il settore è già al collasso a causa della crisi».
«Tutti sappiamo che il Comune, in sostanza, ha bisogno di fare cassa per salvare l'Amat, ma non tutto può essere addossato sulle spalle dei cittadini e dei commercianti. Alla luce della chiara indicazione del Cga - prosegue Di Dio - ci aspettiamo che l'Amministrazione comunale raccolga l'invito dei giudici e si astenga dall'istituzione della Ztl, attendendo la decisione del Tar che ha già ritenuto, seppur all'esito di un esame sommario, la fondatezza dei motivi di ricorso. In caso contrario, ci troveremmo un'ulteriore vessazione per i cittadini e commercianti che sarebbero costretti a pagare ancora una volta i cento euro per poi dover chiedere un probabile rimborso».
A chiedere un confronto, necessario per fare in modo che ogni piano che riguarda la mobilità in città non vada a sfavore delle imprese, è il presidente di Confartigianato Palermo. "Accettiamo la decisione del Cga, ma attendiamo fiduciosi che si pronunci il Tar a novembre - afferma Nunzio Reina - così come avrebbe dovuto fare la nostra amministrazione, ansiosa invece di creare ulteriori disagi ai palermitani. Siamo curiosi di vedere, se almeno stavolta, esisterà un dialogo con le associazioni, negli scorsi mesi inascoltate".
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