PALERMO. "Quello che non hai capito tu è la potenza, tu non hai capito la potenza di Pino Maniaci, stai tranquilla che io il concorso te lo faccio vincere. Per andare a sistemarti sempre e avere uno stipendio in un'azienda ospedaliera. Seduta nel tavolino... io ti vado a sistemare". Così dice Pino Maniaci alla sua amante.
Il giornalista è stato intercettato nell'ambito di un'inchiesta sulle cosche di Borgetto e Partinico che ieri ha portato a nove arresti e al divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo per Maniaci. In questo caso, il giornalista si riferisce a un prossimo concorso all'Asp 6 di Palermo che lui voleva fare vincere alla donna. "Questi non hanno capito che comando io", ripeteva.
In un eccesso di vanità in occasione del ritiro di un premio per l'impegno verso la legalità, dice anche: "A me mi hanno invitato dall'altra parte del mondo per andare a prendere il premio internazionale del cazzo di eroe dei nostri tempi".
In attesa del concorso all'Asp, Maniaci aveva pressato il sindaco di Partinico, Salvatore Lo Biundo, per la sua assunzione. A raccontarlo è lo stesso sindaco ai pm: "La donna - ha spiegato - ha prestato attività lavorativa, per un periodo di circa tre mesi, per un servizio civico. Dopo la scadenza, Maniaci ha insistito affinché il Comune rinnovasse il contratto ma era impossibile in quanto è prevista una turnazione fra aventi diritto e quando mi opposi il giornalista mi disse che dovevamo farla lavorare a tutti i costi”.
Quindi, “l’unico modo in cui potevamo farla lavorare – ha detto il sindaco ai magistrati - era quello di autotassarci e fargli svolgere il servizio di pulizie come faceva in precedenza”. Maniaci disse a tutti di “autotassarsi”. “Pertanto da circa un anno – ha sottolineato Lo Biundo - e, comunque dalla data di cessazione del servizio civico, ho mensilmente versato a Maniaci la somma di 50 euro che lo stesso mi indicava come denaro da dare alla ragazza”.
La donna era stupita per avere ottenuto l’assunzione alle sue condizioni. “... tu non l' hai capito – le spiega Maniaci - questa è stata una minaccia mia! Capito... proprio a minaccia... lo attacco… lo mando a casa…”. Lo Biundo sarebbe stato attaccato per le sue assenze al lavoro e definito “rifugiato politico”, “immigrato clandestino” e sfottuto anche per “l’uso scellerato della fascia tricolore” in due occasioni di festività nazionali come il primo maggio e la festa della Liberazione.
In una delle intercettazioni, il direttore di Telejato riferisce all’amante: “Mi vuole parlare per ora lo attacco perché gli ho detto che se non si mette le corna a posto lo mando a casa… mi voglio fare dare 100 euro così tu domani vai a Palermo tranquilla… mi sono litigato, i piccioli li deve andare a cercare a prescindere… a 900 ne avanzi solo 50”.
Su richiesta dell’amante, Maniaci avrebbe confermato che lo stipendio le sarebbe stato regolarmente accreditato in banca con mandato del Comune “alla banca, ogni mese come fanno tutti i dipendenti comunali, vai in banca che c'è il mandato… e te li vai a prendere. Ogni 27 c'hai il mandato”.
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