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Furto di energia, arresti a Misilmeri e Bagheria

PALERMO. Due arresti per furto di energia elettrica in provincia di Palermo. Nel primo caso un carrozziere di Misilmeri B.F, di 57 anni avrebbe causato un danno stimato dai tecnici dell’Enel di 40 mila euro. I carabinieri hanno scoperto che l’uomo avrebbe collegato la sua autocarrozzeria alla rete Enel con un complesso sistema che permetteva a suo piacimento di escludere il contatore dal circuito.
E’ stato accertato che l’autocarrozzeria risultava avere dei consumi particolarmente strani. I militari insieme ai tecnici della società Enel, durante un sopraluogo, hanno infatti registrato dei picchi e dei crolli di consumo. Ad un primo controllo del sistema elettrico tutto era sembrato regolare, ma dopo una ricerca più approfondita è emerso che il contatore non era collegato alla rete Enel, ma era bypassato attraverso dei cavi  poi murati e resi invisibili.
L’arresto è stato convalidato dal tribunale di Termini Imerese ed il 57enne è stato rimesso in libertà in attesa del processo.
Altro caso a Bagheria, dove i carabinieri hanno constatato un furto di energia elettrica in una pescheria in Corso Butera. Il titolate Nicola Lo Coco,di 54 anni, è stato arrestato furto di energia elettrica con un danno stimato dai tecnici Enel di 20.000 euro. Il controllo aveva permesso di riscontrare come fosse stato posizionato, un magnete sul contatore Enel, che consentiva un abbattimento dei consumi pari a quasi il 90% a fronte di un ingente consumo reale.
L’arrestato su disposizione dell’autorità giudiziaria di Termini Imerese è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Il processo con rito direttissimo ha convalidato l’arresto e ha stabilito che l’uomo sia rimesso in libertà in attesa dell’udienza che sarà celebrata il 28 giugno.

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