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Caso Tutino, l'1 giugno l'udienza preliminare per l'ex primario

Il gip Nicola Aiello ha fissato per l'1 giugno l'udienza preliminare per l’ex primario della Chirurgia plastica di Villa Sofia Matteo Tutino

PALERMO. Il gip Nicola Aiello ha fissato per l'1 giugno l'udienza preliminare per l’ex primario della Chirurgia plastica di Villa Sofia Matteo Tutino. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’ex manager di Villa Sofia, Giacomo Sampieri; Damiano Mazzarese, dirigente del dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’azienda ospedaliera; Maria Concetta Martorana, ex direttore sanitario; Giuseppe Scaletta, ispettore della Digos, e la moglie genetista, Mirta Baiamonte; stessa richiesta per la paziente Alessia Di Blasi, che con le sue dichiarazioni avrebbe favorito il chirurgo.

Secondo l’accusa, Matteo Tutino avrebbe eseguito in ospedale interventi puramente estetici spacciandoli per funzionali, in assenza della necessaria autorizzazione all’attività intramuraria, ovvero quella che permette di operare privatamente nell’ospedale presso cui si lavora.

Nei confronti di Tutino vengono ipotizzati i reati di truffa, peculato e falso. L’ex primario si sarebbe fatto pagare quindi per operazioni che non avrebbe potuto eseguire in ospedale. Avrebbe inoltre falsificato le cartelle cliniche per permettere ai pazienti di ottenere dal servizio sanitario nazionale un rimborso che non gli spettava.

Le accuse a Baiamonte e Mirto riguardano la vicenda della "banca dei tessuti" a Villa Sofia. Secondo gli inquirenti, Tutino avrebbe stretto un accordo con l'Ivf mediterranean centre della biologa e il marito si sarebbe dato da fare affinché l'affare della banca dei tessuti andasse in porto al più presto, ma il progetto fu bloccato in assessorato.

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