PALERMO. Le condizioni di Yusupha Susso, 21 anni, il giovane del Gambia ferito sabato scorso nel rione Ballarò a Palermo con un colpo di pistola alla testa, vanno migliorando. Il paziente, che era ricoverato nella seconda Rianimazione dell'ospedale Civico in prognosi riservata, è stato trasferito nel pomeriggio in Neurologia. Lo ha comunicato il direttore sanitario dell'ospedale, Giorgio Trizzino.
Per il ferimento di Yusupha Susso la squadra mobile ha fermato lunedì con l'accusa di tentato omicidio Emanuele Rubino, di 28 anni, che avrebbe voluto punire in questo modo la reazione del migrante che si era ribellato all'aggressione subita da un gruppo di connazionali.
Intanto oggi quasi tremila persone sono scese in piazza a Palermo per dire no alla violenza e a ogni forma di razzismo. Cartelli gialli con scritte nere hanno attraversato lo storico mercato di Ballarò per manifestare solidarietà a Yusupha. La scelta è stata fatta dopo la riunione a Santa Chiara alla quale hanno partecipato cittadini, associazioni, mediatori culturali, migranti, il forum Antirazzista, il Palermo Pride, l'assemblea di quartiere Sos Ballarò e molte altre realtà.
«Siamo qui per ricordare un compagno di calcio - dice Rachid Berradi, il mezzofondista marocchino che da anni vive a Palermo - Siamo contenti che le notizie dall'ospedale per Yusupha sono positive. Il nostro appello è alle istituzioni per fare arrivare anche i genitori del ragazzo affinchè si possano prendere cura di lui. Lo aspettiamo in campo per tornare a vincere insieme».
Anche il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato al corteo insieme al presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, agli assessori, Emilio Arcuri, Agnese Ciulla, Barbara Evola e Giusto Catania e ai consiglieri della Consulta delle Culture con il loro presidente Adham Darawsha.
«Vive Palermo se vive Ballarò - ha detto Orlando - Oggi Ballarò è il simbolo di Palermo perchè il simbolo della possibile e necessaria convivenza e integrazione, del possibile e necessario affrancamento di Palermo dalla mafia, dalla violenza e dall'intolleranza. Il terribile atto di violenza contro Yusupha Susso è stato un atto di violenza contro tutta la città e per questo oggi siamo qui in migliaia».
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