PALERMO. Racconta il dentista, uno dei clienti della baby squillo, che il giorno in cui conobbe la ragazzina e il suo fidanzato-protettore, si trovavano tutti nello studio di un suo amico avvocato, il cliente e frequentatore più assiduo della minorenne, e lei si presentò nella stanza con i soli slip.
In uno scenario surreale, presente anche Dario Nicolicchia, l’avvocato «la invitò ad avvicinarsi, dicendole che io ero un amico e invitandola a sedersi in braccio a lui, cosa che la ragazza faceva».
Perversioni da quattro soldi: 66 anni l’avvocato, 58 il dentista, 17 lei, anche se ovviamente tutti dicono di averla ritenuta maggiorenne, nell’austero studio legale entrambi gli attempati professionisti ebbero un rapporto sessuale con la ragazzina. L’inchiesta è su Nicolicchia, che è in carcere dal 18 marzo e ha fatto ricorso al tribunale del riesame, ma davanti ai poliziotti della Squadra mobile e al pm Claudio Camilleri sfilano tutti i clienti, indagati con l’accusa di avere compiuto atti sessuali con minorenni dietro compenso.
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