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Profilattici, vibratori e massaggi: i segreti del poliziotto e della moglie

PALERMO. Tra profilattici a volontà, giocattoli sessuali e altro, avevano tirato su una vera e propria azienda, che fruttava alla coppia qualcosa come 800 euro al giorno. Quegli appartamenti dati in affitto a trans ed escort, una miniera d'oro. Era questa la vita parallela di una coppia apparentemente normalissima e felice, che tutti adoravano e invidiavano. Felice Galletta, il poliziotto di 43 anni, agli arresti domiciliari insieme con la moglie Chiara Spanò, trentanovenne coreografa, si occupava di quasi tutta la «filiera».

Almeno questo emerge dalle intercettazioni nell’ordinanza di custodia a firma del gip Guglielmo Nicastro, come si legge sul Giornale di Sicilia. È il 4 novembre del 2015, quando l’agente in servizio al reparto mobile telefona al centro assistenza di un sito internet che nella home page si definisce il «numero 1 dei preservativi online». Stessa cosa succedeva per i giocattoli sessuali

Un mese prima, invece, l’8 ottobre 2015, Galletta riceve una chiamata al telefono da tale «Aisha», un transessuale brasiliano che si presenta come amica di «Catilina Boing Boing», un altro transessuale che le avrebbe girato il numero di cellulare di Galletta. L’oggetto della conversazione è l’affitto per un breve periodo di tempo di appartamenti in via Sampolo 15. «Guarda - annuncia “Aisha” - il giorno 19 sono a Reggio Calabria, il giorno 2 tu hai qualcosa libera? Per due settimane...». Il riferimento è al successivo 2 novembre. «Sì, sì, sì...», risponde Galletta. Ma il trans ha un’ulteriore esigenza: «Però si può stare in due?». Il poliziotto risponde: «Sì! Hai un’amica... Sono 400 euro a settimana per uno... avete due stanze, 800 euro a settimana».

Sempre nelle intercettazioni si legge come A volte Galletta doveva anche tenere buono chi abitava accanto agli appartamenti dati in affitto. «Ciao Feli. C’è un passìo indescrivibile. Tutto ciò è assolutamente intollerabile. Tu non c’entri nulla ma aspetto assolutamente una tua chiamata per risolvere definitivamente», gli scrive in un sms un vicino. La risposta del poliziotto: "Essendo una casa vacanze, un pò di passio ci può stare...".

C’era un gran via vai di clienti in tre condomini del centro città: via Giotto, via Filippo Juvara e via Sampolo. Clientela selezionata. La moglie del poliziotto era “Fiorella”, ovvero “bella siciliana per appuntamento”, “compenso per un massaggio 50 euro”, gli incontri si tenevano anche a Trapani. I due riuscivano a guadagnare 3 mila e 200 euro a settimana. Lei, da sola, a volte, come si legge nelle intercettazioni, riusciva a tirare su fino ad 800 euro al giorno. “Capelli lunghi neri, altezza 1,70-75, seno abbondante, riceveva in biancheria intima, ben visibile un tatuaggio tribale sul fondoschiena”, dicono i "clienti" di lei.

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