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Canile in emergenza, dubbi sulla proroga di un mese: servizio fermo

PALERMO. Niente di scritto. Nessun documento che attesti realmente la proroga di un mese della convenzione che autorizza le associazioni a gestire il canile municipale. È questo che spinge gli animalisti a manifestare il loro disappunto. Le associazioni hanno protestato infatti anche ieri mattina dinanzi ai cancelli della struttura di via Tiro a Segno e sono arrivati anche i Nas dei carabinieri che hanno verificato lo stato di incuria degli animali.

«Ho potuto constatare, nel corso di una mia ispezione, lo stato di degrado in cui versa la struttura, con le gabbie piene di escrementi - dice il consigliere comunale Filippo Occhipinti - perfino le sterilizzazioni e le operazioni di accalappiamento si sono fermate. Il servizio non si può fermare».

E questo servizio i volontari hanno tutta la voglia di continuarlo, ma a patto di ricevere garanzie dal Comune che tra un mese il servizio non sarà sospeso e gestito solo dai lavoratori Reset. «Nessuno ha firmato niente - dice uno dei volontari, Salvo Libero Barone - se qualcuno all'interno della struttura si fa male non c'è assicurazione che possa coprire i danni - all'amministrazione non sta a cuore la salute degli animali».

Sono parole forti che non piacciono affatto al dirigente Gabriele Marchese che in maniera altrettanto dura parla di speculazione e non di volontariato.

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