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Discarica di Palermo, 7 giorni per evitare il caos

Scade l’ordinanza di emergenza e non può più essere rinnovata. lungo vertice dall’assessore Contrafatto

PALERMO. Meno di una settimana per evitare un colpo da Ko al sistema di raccolta dei rifiuti. Venerdì prossimo scadrà l’ordinanza che permette alla discarica di Bellolampo di Palermo di funzionare anche in assenza di un impianto destinato a separare i rifiuti umidi da quelli solidi limitando così lo smaltimento nelle vasche. E, in questo momento, non ci sono soluzioni che permettano di derogare a tutto ciò tenendo aperta la discarica. Si apre così un nuovo scontro fra Comune di Palermo e Regione. L’emergenza è già scattata. Ieri si è svolta una riunione di oltre 5 ore, prima all’assessorato regionale ai Rifiuti e poi a Palazzo d’Orleans.

Il problema - fanno sapere all’assessorato guidato da Vania Contrafatto - è che non può più essere prorogata l’ordinanza con cui il sindaco Orlando ha autorizzato lo smaltimento a Bellolampo malgrado la mancanza dell’impianto Tmb. Si può agire con provvedimenti d’emergenza per tre volte e questo limite è già stato raggiunto. Tra l’altro l’impianto di Tmb ci sarebbe, la Regione lo ha realizzato e consegnato al costo di 22 milioni ma il Comune non lo ha ancora attivato e ha fatto sapere che potrebbero servire anche sei mesi prima di andare a regime.

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