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Palermo, nuova intimidazione al centro Padre Nostro di Brancaccio

PALERMO. "Anche in questo scorcio di fine anno i soliti noti non ci hanno fatto mancare i loro auguri, danneggiando pesantemente i due pulmini di proprietà del centro, che utilizziamo per il trasporto delle persone disabili, dei bambini, degli anziani e delle donne vittime di abusi e maltrattamenti".

Lo rende noto il centro Padre Nostro, bersagliato da anni da diversi atti intimidatori. "Siamo nell'anno del Giubileo della Misericordia e anche noi del Centro di Accoglienza Padre Nostro, fondato dal Beato Giuseppe Puglisi, vogliamo fare la nostra parte, perdonando chi, ancora oggi, dopo 22 anni dalla fondazione, vuole intimidire i volontari e gli operatori che vi lavorano - Ma si può essere misericordiosi alla stessa maniera nei confronti delle istituzioni che continuano, con il loro immobilismo, a mantenere le condizioni affinché tale avvenimenti continuino a verificarsi?"

"Perché, ancora oggi, - dice la nota - il prefetto di Palermo non ha convocato e insediato il Tavolo Permanente per la Sicurezza a Brancaccio, preannunciato come imminente il 18 Marzo 2015? Perché, ancora oggi, gli onesti abitanti di Brancaccio attendono che siano le istituzioni a risolvere i problemi che li affliggono, senza che, però, loro facciano la propria parte, così come ci ha insegnato il Beato Giuseppe Puglisi? Papa Francesco ci perdoni, ma con chi mostra tale immobilismo non possiamo e non vogliamo essere misericordiosi, nello stesso modo in cui lo siamo con chi è, invece, 'costretto' ad arrecare danno al Centro di Accoglienza".

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