PALERMO. È ancora emergenza sfratti in città. Secondo i dati forniti dal Sunia, il sindacato degli inquilini, sono più di 1800 le istanze di sfratto presentate al tribunale da gennaio a novembre 2015, di cui la maggior parte è per morosità, cioè per mancato pagamento dell'affitto. Oltre 1800 nuclei familiari, dunque, dovranno trovare un nuovo alloggio.
Ma di fronte alle crescenti difficoltà delle famiglie a sostenere le spese dell'affitto, le leggi, anche quelle pensate per tamponare le emergenze, non sembrano essere adeguate o quanto meno non portano ai risultati sperati. Accade con i contributi per la morosità incolpevole, messa in campo dal Governo come misura di contrasto agli sfratti. Un milione e 400 mila euro, la somma destinata alla Sicilia, ma di questa solo 35 mila euro saranno erogati. Stessa cosa a Palermo: su 240 mila euro, soltanto 10 mila euro verrano spesi. Su 39 famiglie che ne hanno fatto richiesta (già numero basso, considerati i numeri degli sfratti), solo in 3 infatti ne avranno diritto. "Il problema sta nella farraginosità della legge - spiegano dal Comune -. I requisiti sono troppo stringenti e di fatto ne resta esclusa la stragrande maggioranza di chi ne avrebbe invece bisogno". Dello stesso parere i sindacati degli inquilini, "una legge che non tiene conto delle reali condizioni degli indigenti", spiega Pietro Brancato del Sunia di Palermo.
Caricamento commenti
Commenta la notizia