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Mannino: "Io vittima dell'accanimento di alcuni pm"

PALERMO. «Questa di oggi è sicuramente una decisione coraggiosa che conferma la fiducia che ho sempre mantenuto nella giustizia e nei giudici, nonostante sia stato vittima dell'accanimento e dell'ostinazione di alcuni pm». Lo ha detto, dopo avere appreso della sua assoluzione, l'ex ministro Dc Calogero Mannino che non ha mai nominato il pm Vittorio Teresi, pubblica accusa anche nel processo per concorso esterno che lo ha visto imputato, ma al quale chiaramente l'ex politico rivolge le sue pesanti parole.

«Lo Spirito Santo ha illuminato un giudice che ha trovato non solo la forza per comprendere, discernere i documenti, le requisitorie, le arringhe e le mie personali dichiarazioni, ha trovato il coraggio di resistere alle pressioni ambientali, perchè questo processo nasce da una voglia di alcuni pubblici ministeri, non della Procura della Repubblica di Palermo, che ostinatamente hanno elaborato la dottrina della trattativa senza elaborare gli avvenimenti». Lo ha detto a Radio Radicale, Calogero Mannino, commentando la sentenza che lo ha assolto oggi nel processo stralcio sulla trattativa Stato-mafia. «Hanno voluto cedere ad una mania di carattere teatrale - ha aggiunto Mannino -, ci sono aspetti di questo processo che meriterebbero una riflessione pacata e attenta, a partire dal Csm, ci sono atteggiamenti ostinati di pobblici ministeri, uno di questi pubblici ministeri mi insegue da oltre 20 anni. È probabile che questo magistrato adesso chieda di essere trasferito in Corte d'appello, uno dei pubblici ministeri che è assuefatto alla condanna degli innocenti ha detto che ci sarà appello, senza conoscere le motivazioni. Si tratta di pubblici ministeri che invece di constatare l'errore, procedono per partito preso con un modo che porta all'errore, su questo erorre Teresi e Di Matteo si attestano senza guardare, una ostinazione accusatoria. Sono stato assolto in tribunale, tre volte in appello e due volte in Cassazione, questo non basta ad alcuni pubblici ministeri».
DI MATTEO.  "Non posso replicare alle parole di un imputato soprattutto di un processo di cui mi sto occupando io". Lo ha detto il pm Nino Di Matteo dopo avere appreso le dichiarazioni dell'ex ministro Calogero Mannino. Mannino, assolto nel processo stralcio sulla trattativa Stato-mafia in cui il magistrato era pubblica accusa, aveva sostenuto che Di Matteo, da pm al processo sulla strage Borsellino a Caltanissetta, per la sua ostinazione fece condannare degli innocenti.

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