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Beni sequestrati, si dimette il gestore dell'impero dei Rappa

Fontana si insedia alla sezione che fu di Silvana Saguto e lancia la campagna trasparenza, una verifica degli incarichi

PALERMO. Il ciclone «sequestropoli» fa un' altra vittima: si è dimesso Walter Virga, l'amministratore dell' impero Rappa, e della catena di negozi «Bagagli». Il giovane avvocato, figlio di Tommaso, presidente di sezione al tribunale di Palermo e componente del Csm tra il 2010 e il 2014, è indagato per peculato e abuso nello stesso filone di inchiesta della procura di Caltanissetta che riguarda Silvana Saguto, ex presidente di sezione delle misure di prevenzione, e l'avvocato Gaetano Cappellano Seminara.

Virga junior ha lasciato l' incarico anticipando con ogni probabilità la decisione che sarebbe stata adottata nel giro di pochi giorni da Mario Fontana, il magistrato che ha sostituito la Saguto nella gestione dell' ufficio. Non appena insediato, ha subito lanciato la campagna «trasparenza», una verifica di tutti gli incarichi degli amministratori e di sicuro quello di Virga sarebbe stato vagliato con molta «attenzione», per usare un eufemismo. Secondo la ricostruzione dei magistrati nisseni, Virga junior avrebbe avuto queste due importanti amministrazioni, qualcosa come un miliardo di beni da gestire, in cambio di un favore che il padre avrebbe fatto alla Saguto, bloccando al Csm un procedimento disciplinare a suo carico. Gli interessati hanno smentito con decisione, ma l'inchiesta sta andando avanti.

 

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