PALERMO. Si terranno venerdì alle nove a Palermo i funerali laici di Giovanni Lo Porto, il cooperante rimasto ucciso in un raid americano, a gennaio scorso, al confine tra Pakistan e Afghanistan. La salma, rientrata in Italia lo scorso 20 agosto, dovrebbe arrivare da Roma a Palermo nella serata di domani o al massimo venerdì.
Per l'ultimo saluto a Giovanni Lo Porto è stata organizzata una cerimonia pubblica nel Noviziato dei Crociferi in via Torremuzza, a Palermo, dove saranno proiettate alcuni video ed esposte delle immagini in ricordo del cooperante palermitano. Al termine della cerimonia la salma sarà trasferita nell'abitazione della madre Giusi Felice in via Pecori Giraldi, mentre sabato sarà trasferita nel cimitero dei Rotoli. Il comune di Palermo si è fatto carico delle spese di trasporto e con un'ordinanza speciale ha assegnato un loculo.
«Abbiamo concordato con la famiglia le modalità di rientro della salma di Giovanni. Ci avevano chiesto di mettere a disposizione uno spazio pubblico per ricordarlo con una cerimonia laica. La famiglia ci ha chiesto ancora una volta di cremare la salma. Se la Procura di Roma lo autorizzerà, non ci saranno problemi», ha detto l'assessore comunale alla Partecipazione Giusto Catania.
«Abbiamo grande rispetto per il dolore della famiglia Lo Porto e comprendiamo che in queste circostanze si possano ingenerare incomprensioni - ha aggiunto Catania, riferendosi alla polemica di ieri con uno dei fratelli del cooperante -. Il Comune ha predisposto tutto il necessario per il trasferimento della salma e per organizzare i funerali laici. La gara è stata aggiudicata ieri stamattina l'impresa si è messa in contatto con la Procura di Roma e l'ospedale per ricevere la documentazione».
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