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Villa Giulia chiusa, qualcosa si muove: squadra operai al lavoro in un casolare

Il custode nominato dal gip chiede documenti e sopralluoghi agli uffici di Palazzo delle Aquile: «Disponibili a parole, scriverò alla Procura»

PALERMO. Su Villa Giulia qualcosa si muove. L’Amg ha chiesto e ottenuto dal Gip, Antonio Gristina, l’autorizzazione a fare entrare all’interno del parco sequestrato una squadra di dieci operai. Per un mese potranno lavorare al rifacimento del tetto di un piccolo casolare adiacente al muro di cinta nella zona sud est, di proprietà dell’azienda del gas.

Ieri mattina, in via Lincoln c’erano gli agenti della polizia municipale presso la Procura, il custode Michele Tinnirello e un dirigente Amg con la lista degli operai che interverranno nell’area. Si sono sbrigate le formalità nel giro di un’ora. Non è ancora chiaro quando materialmente sarà avviato il cantiere.

Ma questo tipo di intervento non ha nulla a che fare con quelli che, in teoria, dovrebbe svolgere il Comune per eliminare i presunti pericoli: e cioè tombini scoperchiati, spuntoni di roccia, panchine divelte, eventuali muretti pericolanti, pezzi di ferro sporgenti. Anzi, da Palazzo delle Aquile al momento non si muove nulla.

L’architetto Tinnirello già da una settimana ha chiesto agli uffici una serie di documenti. Che, però, non sono mai arrivati.

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