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Palermo, stop ai funerali con botti: giro di vite del questore

PALERMO. Stop ai funerali con petardi e fuochi d'artificio. Lo ha disposto il questore di Palermo Guido Longo, dopo che nei giorni scorsi era diventato virale tra i fruitori di social network un video che immortalava un carro funebre che veniva bloccato nella centrale Piazza Indipendenza per consentire ai familiari di salutare il "caro estinto" con l'esplosione di fuochi pirotecnici. La polizia ha denunciato i familiari del defunto, considerati responsabili dell'accaduto; indagini sono in corso per individuare eventuali complicità.

Ma il questore ha disposto anche una serie di controlli finalizzati a fermare sul nascere quella che pare stia diventando, soprattutto nei rioni popolari, una nuova moda: quella dei funerali con i "botti". L'esplosione di fuochi d'artificio in luogo pubblico è infatti sanzionato da un articolo del Testo unico di pubblica sicurezza che che vieta lo sparo senza la licenza concessa dall'autorità di Ps. Il personale della Questura ha così effettuato perquisizioni nei locali di alcune imprese di pompe funebri, alla ricerca di materiale esplodente illegalmente detenuto ed, eventualmente, impiegato per il "servizio aggiuntivo" richiesto. Nel corso dei controlli all'interno di un'impresa di servizi funebri è stata scoperta anche una cisterna con circa diecimila litri di nafta, in locali non idonei al deposito del carburante e privi delle necessarie certificazioni anti incendio. Il liquido infiammabile è stato sequestrato dai militari della Guardia di Finanza e stoccato in un luogo idoneo presso un custode giudiziario.

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