PALERMO. Gli hanno mostrato una ventina di fotografie e lui ha riconosciuto quasi tutti. Erano i personaggi che vide la maledetta notte di carnevale alla discoteca Goa, quando morì il giovane medico Aldo Naro. Ad ucciderlo è stato proprio lui, il minorenne dello Zen con un calcio violentissimo alle tempia e un mese dopo l’arresto è stato risentito dagli inquirenti. L’interrogatorio si è svolto in una sala del carcere del Malaspina ed è durato quasi due ore. Vi hanno partecipato i pm della procura per i minorenni, quattro assistenti sociali, un ufficiale dei carabinieri e il legale del ragazzo, l’avvocato Maurizio Di Marco. Gli inquirenti si sono presentati con una carpetta piena di fotografie, ragazzi e ragazze che erano presenti a quella tragica serata in discoteca. Di alcuni di loro il minorenne ha fornito nome e cognome dato che li conosce bene. Sono quelli che arrivarono al Goa con lui, quattro ragazzi dello Zen che quella sera fecero i buttafuori abusivi per conto di un familiare del boss della borgata, Carmelo Militano. Tre, dopo la terribile rissa, andarono via con lui a bordo di una Fiat Punto che è stata poi sequestrata. È la prima volta che il ragazzo fornisce i loro nomi anche se ha escluso loro responsabilità nella morte del ragazzo.
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