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Allarme bomba a scuola ma col telefono del padre: denunciato 17enne palermitano

La mattina dello scorso 25 novembre, una voce anonima, con tono perentorio, aveva avvisato la segreteria di un Istituto Scolastico cittadino, della presenza di una bomba all’interno dell’edificio

PALERMO. Denunciato un giovane 17enne a piede libero dalla Polizia di Stato, per i reati di procurato allarme ed interruzione di pubblico servizio. E' costata cara la telefonata fatta da un giovane studente dal cellulare del genitore ad un istituto superiore palermitano. La mattina dello scorso 25 novembre, una voce anonima, con tono perentorio, aveva avvisato la segreteria di un Istituto Scolastico cittadino, della presenza di una bomba all’interno dell’edificio. Ne erano seguite le operazioni di verifica e bonifica della scuola realizzate dagli artificieri e dalle unità cinofile della Polizia di Stato, chiaramente a seguito dell’evacuazione dell’istituto.

A seguito del  meccanismo di riscontro alla denuncia dell’“anonimo”, era stata esclusa la presenza di un ordigno, ma i poliziotti erano ormai convinti del fatto che a far partire la chiamata fosse stato un “buontempone”. In effetti, le indagini hanno dimostrato che lo scherzo sia stato fatto senza alcuna precauzione che potesse mettere al riparo l’anonimo dal riconoscimento dei poliziotti.

L’analisi del traffico telefonico in “ingresso”, quel giorno, alla scuola, ha infatti evidenziato una chiamata sospetta compatibile con quella dell’anonimo segnalante. Quella telefonata è risultata partire dal cellulare del  genitore di uno studente. Il giovane, ascoltato dai poliziotti, ha ammesso di essere il responsabile di uno scherzo di cattivo gusto, realizzato naturalmente all’insaputa dei genitori.

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