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Sesso al «La Torre», il video della sorveglianza finisce sul web

Due ragazzi appartati nel parcheggio sotterraneo vengono ripresi a loro insaputa. Nel filmato anche i commenti dei custodi. Privacy violata, la polizia indaga

PALERMO. Un ragazzo e una ragazza che consumano un rapporto sessuale nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale La Torre finiscono ripresi dalle telecamere di videosorveglianza. Qualcuno degli addetti alla sorveglianza dello stesso centro commerciale che cattura la scena con uno smartphone. Ed il video che, in poche ore, attraverso l'applicazione Whatsapp finisce su centinaia di cellulari.

La polizia ha aperto un'indagine sul filmato che è già stato rimosso da Facebook e Youtube, canali sui quali era stato incautamente postato. Oltre ai due giovani, che vanno chiaramente oltre le effusioni in un luogo pubblico, rischia anche chi per primo ha contribuito alla diffusione del video. Il centro commerciale La Torre ha aperto un'indagine interna per scoprirlo.

Ieri pomeriggio, la struttura inaugurata alla fine nel 2010 che si trova tra Borgo Nuovo e il quartiere San Giovanni Apostolo (ex Cep), ha emesso un comunicato firmato dal direttore Tommaso Brunetti. «In merito al video diffuso dai social media - si legge nella nota - su cui c'è un indagine in corso da parte della polizia di Stato, il centro commerciale La Torre tiene a precisare di essere naturalmente estraneo ai fatti ed è, anzi, nostra intenzione e volontà accertare le responsabilità e prendere tutti i provvedimenti del caso». E continua: «Da un lato, infatti, è senza dubbio deplorevole la condivisione del filmato in difesa del diritto alla privacy, dall'altro il centro commerciale La Torre non può certo prevedere i comportamenti dei singoli. Ci preme sottolineare, infine, che anche il centro commerciale è parte lesa per quanto avvenuto».

Di certo c'è che non sarà difficile individuare tutti i protagonisti del video. Si vedono chiaramente in viso i due giovani che si lasciano andare in un angolo del parcheggio sotterraneo, non proprio lontani da occhi indiscreti e incuranti dei cartelli che ovunque indicano la presenza di videocamere della sorveglianza. E non preoccupandosi nemmeno del possibile arrivo di auto. Si sentono nitidamente le voci e anche qualche nome dei vigilantes che dietro il monitor commentano, ridono e continuano a lavorare, rispondendo al telefono a nome del centro commerciale. Se non bastasse sullo schermo, come in tutti i circuiti per il videocontrollo, ci sono anche orario e data. Elementi che la direzione del centro non si lascerà sfuggire per risalire ai soggetti coinvolti, attraverso i turni di lavoro, e per ricostruire la vicenda. Da lì verranno valutati eventuali responsabilità e provvedimenti da adottare.

Il fatto sta facendo discutere non solo sul web. Ieri pomeriggio, proprio al centro commerciale, anche i ragazzini riunitisi, come quasi ogni pomeriggio, davanti all'ingresso della struttura stavano commentando il video con termini poco ortodossi.

«Questo - afferma un frequentatore assiduo del centro commerciale - è ormai diventato un luogo di ritrovo. C'è chi si limita a passeggiare fra i negozi e a chiacchierare, chi fa altro». Staccionate distrutte, idranti rotti e resti di bottiglie di birra nelle zone più isolate dell'enorme complesso commerciale lo testimoniano.

 

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