PALERMO. Scordatevi mezza via Roma. Si dà vita al cantiere per il collettore fognario che la sconvolgerà dall’angolo di via Cavour fino a piazza Sturzo. Per cui andate a piedi, comprate una bicicletta, prendete l’autobus, fabbricatevi le ali, fate tutto quello che volete ma in macchina no: quella zona dovete scansarla come fa il diavolo con l’acquasanta.
È per primo Leoluca Orlando a mettere le mani avanti: «Il cantiere avrà certamente un grande impatto sulla viabilità cittadina». Perché il sindaco sa perfettamente che fra una settimana esatta il centro di Palermo somiglierà molto a una bolgia infernale, a un labirinto, a una gimkana in piena metropoli. Con l’aggravante che i disagi si sommeranno a quelli per l’avvio dei lavori per l’anello ferroviario e a quelli già esistenti per altre opere in via di realizzazione.
Ed eccoci a raccontare che cosa accadrà a partire da giorno 19 e sino alla fine di aprile. Questi interventi servono all’impresa a verificare lo stato dei sottoservizi e alla bonifica di eventuali ordigni bellici. Quindi siamo in una fase di lavori abbastanza leggeri. Quelli con la «talpa» che dovrà scavare la galleria avranno inizio successivamente, e del resto l’intera opera ha necessità di almeno tre anni prima di essere completata.
La filosofia del piano traffico è la seguente: continuare a garantire una certa fluidità al trasporto pubblico con un cambio di percorso degli autobus. Gli automobilisti? Si arrangino. Già, perché percorsi alternativi non ne esistono: solo restringimenti di carreggiata che diventeranno simili a budelli.
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