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Neonata tra i rifiuti a Palermo, sentito il figlio della Pilato

L’indagata, che si trova ancora in una casa famiglia, è accusata di aver gettato in un cassonetto la bimba. Resta ancora da chiarire il ruolo della nonna

PALERMO. Per cercare di ricostruire cosa sia successo quella maledetta mattina, gli inquirenti hanno sentito anche il figlio più grande di Valentina Pilato, 30 anni, la signora accusata di avere abbandonato lo scorso 24 novembre, tra i rifiuti di un cassonetto di via Di Giorgi. La sua neonata (poi morta) appena partorita.


Il piccolo è stato sentito nei giorni scorsi dagli investigatori, nella speranza di avere qualche elemento utile nelle indagini. Intanto lunedì mattina hanno giurato i periti scelti dal tribunale per effettuare perizia psichiatrica sulla donna. L’incarico è stato assegnato ai dottori Maurizio Marguglio e Domenico Micale. I medici hanno visitato una prima volta Valentina Pilato e consegneranno tra due mesi il risultato ai pubblici ministeri. La prossima udienza è fissata per febbraio.
L’indagata si trova ancora in una casa famiglia, dove è supportata soprattutto da un punto di vista psicologico. Una decisione presa di comune accordo tra la famiglia della donna e il suo legale, l’avvocato Enrico Tignini supportato dal collega Dario Falzone.

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