PALERMO. Quasi due secoli di carcere sono stati inflitti a Palermo dalla corte d'appello a boss e gregari del mandamento di Pagliarelli e della famiglia mafiosa del Borgo Vecchio, accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa ed estorsioni. L'operazione che portò al loro arresto nel 2011 nacque dall'indagine denominata «Hybris». Tra i condannati, col rito abbreviato, anche il capomafia palermitano Gianni Nicchi che ha avuto 20 anni di carcere (8 per questo processo, la condanna è unificata con un'altra precedente). La corte ha parzialmente riformato la sentenza di primo grado condannando Alessandro Sansone a 6 anni, Filippo Burgio a 9 anni, Luigi Giardina a 6 anni, Giovanni Castello a 11 anni e 4 mesi, Giuseppe Bellino a 9 anni e 4 mesi, Davide Pagliaro a un anno, Simona Scalici a 10 mesi, Giampiero Scozzari a 10 anni, Salvatore D'Ambrogio a 5 anni e 4 mesi. Confermate le pene per Michele Armanno condannato a 16 anni, Giovanni Adamo a 10 anni e 4 mesi, Vincenzo Annatelli a 6 anni e 8 mesi, Antonino Bertolino a 7 anni.ss A Maurizio Lareddola erano stati inflitti 14 anni, ad Alessandro Longo 4 anni e 8 mesi, a Gioacchino Martorana 9 anni, a Salvatore Mirino e Mariano Morfino 6 anni e 8 mesi, a Vincenzo Di Gaetano 10 anni, a Giovanni Tarantino 6 anni e 8 mesi, a Paolo Suleman 8 anni, a Marcello Viviano 10 anni, a Giuseppe Zizo 6 anni e 8 mesi, a Francesco Russo 2 anni, ad Antonino Lo Sciuto 2 anni.
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