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Schianto in moto a Brancaccio, diciassettenne muore dopo 3 giorni

Giovedì sera lo scontro tra un'auto e una moto. Inutili i tentativi di salvare il giovane

PALERMO. Pregavano. Speravano che Marco Muratore 17 anni che frequentava l'istituto psico pedagogico Danilo Dolci si risvegliasse. Da giovedì scorso, dal giorno del terribile impatto con la sua moto Yamaha e una Fiat Panda i compagni di classe amici e parenti non hanno fatto che pregare. Non hanno smesso di incitarlo nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Civico. C'è chi voleva ancora giocare a pallavolo. Chi voleva fare una partita a poker. Chi voleva trascorrere una delle serate in allegria tra amici. Questa mattina la triste notizia che ha distrutto i genitori. Marcolino, come lo chiamavano gli amici, non si sveglierà più.

"Ho pregato tanto - scrive Angelica Ferrante - mai così tanto da morire. E adesso che rimane? Ti terrò sempre nel mio cuore angelo mio". Terribile la notizia che ha sconvolto tutti. "Io ci credevo - dice Alessia Capici - non ho parole per tutto questo. Non doveva andare così. Ti ricorderò sempre come il ragazzo dalla moto blu rumorosa. Sarai sempre nel mio cuore". Gli amici sono vicini ai genitori. "Non esistono parole che possono colmare il dolore per i familiari. Ma siamo vicini alla famiglia. Marco sei e sarai nei nostri cuori. Non dimenticheremo il tuo dolce sorriso". Una notizia che ha sconvolto tanti amici. "Speravo che fosse un altro dei tuoi mille scherzi - dice Beatrice Saporiti - Piano piano mi rendo conto che non è così".

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