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Presentato il film Scianel, la sceneggiatura scritta dai giovani detenuti del Malaspina di Palermo

Una favole moderna ambientata nel popolare quartiere dello Zen

La protagonista è Scianel, che dà il titolo al film, proiettato in anteprima al cinema Rouge et Noir di Palermo, per gli studenti del liceo Regina Margherita. Il film, diretto dal regista Luciano Accomando, è una fiaba che parla ai giovani. Li spinge a non arrendersi, a sognare e a meravigliarsi sempre della bellezza, anche se a volte il bello nei luoghi dive vivono non è facile trovarlo.

Nel ruolo del nonno uno strepitoso Lollo Franco. La protagonista invece è Giulia Fragiglio di 16 anni. I giovani detenuti dell’istituto penitenziario minorile Malaspina hanno scritto la sceneggiatura del film e hanno dato una mano alla realizzazione del set. Ciak e macchina da presa sono arrivati fin dentro al carcere, ma anche allo Zen e in altri luoghi della città. Il film è stato realizzato grazie al progetto Officine Malaspina che ha permesso di realizzare cinque laboratori sui mestieri del cinema all’interno dell’istituto penitenziario per i minori, coinvolgendo una cinquantina di ragazzi.

«Scianel è una favole moderna ambientata allo Zen di una ragazzina che scopre di avere dei poteri magici – spiega il regista Luciano Accomando –. L’idea era quella di raccontare il quartiere sotto un altro punto di vista. I ragazzi del Malaspina hanno partecipato attivamente alla realizzazione di questo lavoro. Abbiamo fatto delle riprese anche in carcere, utilizzando lo spazio esterno come location».

Presenti alla proiezione del film anche i due attori protagonisti, Scianel e il nonno. «È stata un’esperienza bellissima - racconta la giovane Giulia Fragiglio – è stata la prima volta che ho recitato per il cinema. Il regista mi ha guidata in questo percorso. Interpreto il ruolo di una ragazza che inizia a fare un corso di pittura e i suoi disegni cominciano a prendere vita. Si circonda di un mondo meraviglioso, fatto di bellezza, e cerca di scoprire l’essenza delle cose e non rimane in superficie».

Lollo Franco parla di «una denuncia elegante, senza suscitare nelle persone che vivono allo Zen , malumori. Lavorare per i giovani è il mio mestiere – dice Franco -. La nostra scuola di teatro, “Putia d’arte Malvina Franco” ha tanti giovani e giovanissimi. In questo film le parti degli amici e delle amiche di Scianel sono miei allievi».

A spiegare l’importanza del progetto per i ragazzi del Malaspina è la direttrice dell’istituto penitenziario, Clara Pangaro: «Scianel rappresenta un unto di arrivo ma anche un punto di partenza – spiega -. Conclude un lungo e complesso percorso formativo dove i ragazzi hanno avuto modo di acquisire quelle competenze che sono legate ai mestieri del cinema, hanno avuto modo di scoprire quanto interessante sia il complesso lavoro che c’è dietro la visione di un film, la tanta professionalità, li ha avvicinati a nuove opportunità che loro non avevano mai neanche immaginato. È un punto di partenza perché speriamo che questo film, con tutti i suoi contenuti educativi, possa avvicinare i giovani ad una dimensione di accoglienza, di collaborazione e di solidarietà».

nel video le interviste a Luciano Accomando, Giulia Fragiglio, Lollo Franco e Clara Pangaro

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