È la comicità di chi sa ridere di se stesso e della propria terra, di chi riesce a fare denuncia senza annoiare, senza moralismi di alcun tipo. Ed è per questo che Ficarra e Picone (a ottobre festeggiano i 30 anni di collaborazione) tornano il 2 marzo su Netflix con la seconda stagione di Incastrati, il mix di comedy e drama in una Sicilia marginale , che ha segnato con successo il loro debutto nella serialità, è una serie dalla risata intelligente, quella che non necessità di volgarità, parolacce, sesso, o forzature, quella che ci diverte donando al pubblico un’occasione per riflettere.
I nostri due eroi antennisti si ritrovano, ancora, intrappolati in una susseguirsi involontario di vicende surreali all’interno delle quali è arduo districarsi. La presentazione dei sei episodi di cui sono registi, protagonisti e autori eè stata fatta alla stampa oggi a Roma. La seconda stagione chiude la serie, che è stata pensata per non proseguire oltre. ’Il finale svelerà quello che era il progetto inizialè, sottolineano Salvo Ficarra e Valentino Picone. «La serialità era qualcosa che volevamo sperimentare, Netflix ci ha dato questa opportunita», dice Ficarra. Picone: «Noi quando vengono davanti cose diverse ci piace affrontarle».
Sull’arresto di Messina Denaro, Ficarra dice «abbiamo girato prima e scritto prima, ma poi vedrete come sarà arrestato il nostro padre Santissimo». Picone ricorda «nella prima stagione padre Santissimo diceva che ora dobbiamo tenere la testa bassa perchè sappiamo che la gente prima o dopo dimenticherà». Quindi aggiungono «il prendere in giro la mafia per noi è un dovere, anche perchè si prendono molto sul serio. Noi abbiamo iniziato con Nati Stanchi, La Matassa, è l’unico modo che conosciamo». Ficarra fa notare: «tutte le battute sulla mafia le scrive Picone e sono molto argute» Picone, rileva «noi non avremmo messo la mafia nella serie se non avessimo esigenza di dire qualcosa, in particolare di non dimenticare». I due registi e protagonisti tengono a ringraziare le forze dell’ordine per «la disponibilità» poi rivelano che e in una scena di questa seconda stagione «c’è una scena in cui omaggiamo la morte di Falcone con un’inquadratura della teca dell’auto della strage e in una puntata ricordiamo Borsellino con il procuratore Nicolosi (Leo Gullotta) che cita un discorso del magistrato. Abbiamo ricostruito anche una lastra di marmo con i nomi dei caduti». Con la serie vogliamo parlare della lotta alla mafia perchè non ci dimentichiamo mai che ci sono ragazzi nati dopo le stragi, quindi non va dimenticato quanto successò. Prodotta da Attilio De Razza per Tramp Limited, la seconda stagione mantiene la stessa squadra di scrittura della prima, oltre a Salvo Ficarra e Valentino Picone, Fabrizio Testini, Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli. Il cast principale vede il ritorno di Anna Favella (Ester), Marianna di Martino (Agata Scalia), Tony Sperandeo (Tonino Macaluso, detto ‘Cosa Inutilè), Maurizio Marchetti (Portiere Martorana), Domenico Centamore (Don Lorenzo, detto ’Primo Salè), Sergio Friscia (Sergione) e Mary Cipolla (Signora Antonietta), con la partecipazione di Leo Gullotta (Procuratore Nicolosi).
In merito al futuro rispetto al cinema in sala rispetto allo streaming che prende sempre più spazio Ficarra fa un ragionamento «che più offerta c’è, più la gente vede storie, io vedo cose in streaming ma vado al cinema quando c’è qualcosa che mi attrae, penso che le due cose possano coesistere. Tra l’altro grazie alle serie sono nati attori, abbiamo la possibilità di conoscere storie di diverse parti del mondo e ci permette di relazionarci in un mercato internazionale. Sentire che Incastrati debba uscire in 190 paesi ci entusiasma. Un modo per accorciare le distanze e influenza anche il modo con cui raccontiamo determinate cose. In parallelo ci sono film che visti in sala ti danno un’emozione enorme. Sono convinto che la sala avrà una nuova centralità». Ilaria Castiglioni (Netflix) dice: «vorrei sfatare un mito, si dice spesso che i comici siano persone molto tristi, con loro non è stato così. Penso che la commedia sia uno dei generi più difficili da fare, loro l’hanno scritta, diretta e interpretata, loro si sono cimentati realizzandola nel migliore dei modi». Ficarra prosegue: «In Incastrati prendiamo in giro la serie tv per come è strutturata, ha una scrittura diversa. Il cliffangher è una cosa divertentissima, ci fa ridere tantissimo poi il prequel perchè nei prequel viene ringiovanito il personaggio come Better Call Saul. I momenti più belli sul set sono stati proprio fare la serie finta The Touch of the Killer e The Look of the Killer». Favella svela che c’è c’è un momento fuori copione che è un omaggio a Massimo Troisi». La seconda stagione di «Incastrati» comincia laddove era finita la prima: Salvo e Valentino sono in pericolo di vita. I due attori annunciano un loro film al cinema a per Natale 2023.
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