
Il campionato del Palermo è terminato da appena dieci giorni, ma in viale del Fante si lavora già con intensità per gettare le fondamenta della prossima stagione, muovendosi con anticipo e con un piano d’azione ben delineato. L’obiettivo è arrivare pronti ai nastri di partenza, evitando gli errori di una programmazione tardiva e puntando su figure chiave che possano garantire continuità, identità e competitività.
In cima alla lista delle priorità, com’è prevedibile, ci sono la definizione dell’organigramma tecnico e la scelta dell’allenatore. Il direttore sportivo sarà Osti – manca ancora la firma ma, a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe essere solo una formalità – mentre per la guida tecnica il quadro non è stato ancora definito, anche se i primi contatti esplorativi con alcuni profili ritenuti idonei hanno restituito segnali positivi. L’attesa è legata anche alla chiusura ufficiale di tutti i campionati: la Serie A si è conclusa solo domenica scorsa, mentre in B mancano la finale play-off tra Spezia e Cremonese che decreterà la terza squadra promossa nella massima serie e il play-out.
L’identikit del nuovo allenatore rosanero si sta comunque delineando con maggiore nitidezza. Il requisito imprescindibile, condiviso trasversalmente da tutti i nomi fin qui sondati, è l’esperienza e la profonda conoscenza della categoria. Un aspetto ritenuto determinante per un club che non può più permettersi altre stagioni interlocutorie. Il nome circola da più tempo, e continua a essere quello più caldo, è quello di Gilardino. L’ex attaccante rosanero ha già dimostrato di saper vincere in B, centrando la promozione con il Genoa tre stagioni fa, subentrando in corsa a Blessin in quella che inizialmente doveva essere una soluzione temporanea. Quella che sembrava una semplice transizione si è trasformata invece in un progetto vincente: conferma in Serie A e salvezza raggiunta sul campo, prima di un esonero arrivato nell’ultima stagione che ha fatto discutere, soprattutto per la tempistica.
Un servizio completo di Massimiliano Radicini sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi
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