![Alessio Dionisi(Foto Tullio Puglia)](https://assets.gds.it/2025/02/Dionisi-800x800.jpg)
Sembrava una vittoria in tasca, invece il Palermo si è ritrovato con un solo punto e tanta amarezza. A La Spezia i rosanero, avanti di due gol fino al 92’, si fanno rimontare nel recupero e tornano a casa con un pareggio che sa di beffa. Un risultato che alla vigilia sarebbe stato accolto con soddisfazione, ma che per come è maturato lascia delusi squadra e tifosi.
A fine gara Alessio Dionisi non cerca alibi, ma nemmeno drammatizza. «C’è rammarico per il risultato finale, ma bisogna essere onesti: lo Spezia non ha demeritato», ammette il tecnico rosanero. «Il nostro vantaggio immediato ci ha costretti a una partita più difensiva. L’abbiamo fatta bene, interpretandola nel modo giusto, e grazie a questo abbiamo trovato anche il secondo gol. Poi però l’episodio del 2-1 ha cambiato la partita. Il recupero doveva essere di quattro minuti, l’arbitro ne ha dati cinque, non ho capito perché. Nel finale si è giocato nella confusione e loro, attaccando sotto la curva, hanno trovato il pari. Dispiace, perché la stavamo gestendo anche abbastanza bene».
Dionisi respinge però l’idea di un crollo mentale. «Non è stato un crollo, ma un nostro errore nella gestione della palla e un gol di qualità da parte loro. La partita è stata equilibrata, ma loro hanno avuto più possesso perché siamo passati in vantaggio subito. Giocavamo contro una squadra forte, che in casa ha vinto otto gare su undici. Volevamo essere i primi a batterli qui dopo averlo fatto già all’andata e ci siamo andati vicini. È questo che fa più male: essere a un passo dai tre punti e doverci accontentare di uno».
Sul fronte individuale, promossi i nuovi acquisti. «Pohjanpalo ha vissuto una settimana intensa tra presentazioni e inserimento in squadra, ma oggi ha dimostrato di poterci dare una grande mano. Audero ha fatto bene, e chi è entrato nella ripresa ha dato il suo contributo. Avevo quattro ammoniti all’intervallo e ho dovuto fare delle scelte».
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