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Palermo, la regia resta a Ranocchia: il centrocampista promosso nel nuovo ruolo

Ranocchia Brunori Bolzano 10/05/2023: durante la partita di Serie B Sudtirol vs Palermo allo Stadio Druso di Bolzano(Foto Tullio Puglia)

Era il 24 agosto, esattamente tre mesi prima del match di domenica contro la Sampdoria, quando Dionisi scelse di non far partire Gomes nella formazione titolare. Quella partita il Palermo la giocò, e la perse, contro il Pisa per 2-0. Quella fu una scelta tecnica che Dionisi adottò per far giocare davanti alla difesa Blin, acquistato dal Lecce proprio per agire in quel ruolo. Contro la Sampdoria, invece, a far «fuori» Gomes non è stato un suo naturale sostituto di ruolo, bensì Ranocchia, elemento della rosa del Palermo che, proprio dall’infortunio di Blin, ha lavorato settimana dopo settimana per « imparare» il ruolo di regista.

Quella vista domenica scorsa può essere ritenuta come una vera e propria mossa a sorpresa da parte del tecnico rosanero, anche se l’impiego in quel ruolo del numero 10 del Palermo era una cosa che ci si aspettava che accadesse prima o poi. Questo perché, appunto, l’infortunio di Blin aveva lasciato un vuoto in organico che la società, almeno per il momento, non è intenzionata a colmare sfruttando la lista degli svincolati, preferendo aspettare il mercato di gennaio o, magari, notizie più certe sul recupero del francese.

Ed ecco, quindi, la metamorfosi tattica di Ranocchia, arrivato a Palermo con spiccate doti offensive e ritrovatosi come nuovo possibile regista titolare della squadra rosanero vista la più che convincente prestazione contro la Sampdoria. È vero che una rondine non fa primavera, ma Ranocchia ha dimostrato di saper interpretare un ruolo che praticamente da due stagione aveva visto il solo Gomes protagonista, che rispetto a Ranocchia ha caratteristiche completamente diverse e molto più propense alla quantità, più che alla qualità. Contro la Sampdoria, Ranocchia si è reso protagonista di una prestazione totale, fatta di 5 tiri (3 parati e 2 terminati fuori), 6 passaggi chiave, il 77% di passaggi riusciti (33 sui 43 tentati) e anche 9 duelli vinti sui 14 totali in cui era coinvolto. Numeri sicuramente importanti per un elemento alla sua prima da titolare in un ruolo che non ha mai ricoperto da quando veste la maglia del Palermo e che, per stessa ammissione di Dionisi in conferenza stampa postpartita sicuramente non sarà la sua ultima.

L’ottima partita di Ranocchia, che domenica è stato anche l’uomo che ha toccato più palloni dell’intera formazione rosanero (76 totali), ha decisamente cambiato quelle che sono le gerarchie del reparto mediano del Palermo, che adesso dovrà prevedere, settimana dopo settimana, la possibilità di avere ben quattro titolari quando i posti in questione sono solamente in tre. Con Blin e Saric infortunati e Vasic ormai delegato a riserva, infatti, a giocarsi il posto durante la settimana saranno Ranocchia, Gomes, Segre e Verre. E se prima di domenica il ballottaggio classico vedeva protagonisti solamente Ranocchia e Verre, adesso sulla graticola saranno tutti i quattro «big» del centrocampo del Palermo. Nessuno, infatti, può essere certo di avere il ruolo garantito vista la loro intercambiabilità. Il fatto che Dionisi con la Samp abbia scelto di far accomodare in panchina un «titolarissimo» come Gomes, infatti, mette in allarme anche gli altri interpreti della mediana che fino a questo momento non hanno quasi mai lasciato il campo come Segre e Verre. I due, infatti, nelle ultime sei partite hanno sempre trovato spazio dall’inizio eccezion fatta per Verre, che nella trasferta di Mantova del 30 ottobre è subentrato dalla panchina al posto di Ranocchia.

Contro lo Spezia, quindi, altro ballottaggio aperto a tutti e che solamente in settimana Dionisi avrà modo di risolvere vedendo i propri ragazzi allenarsi con l’obiettivo di far male ai liguri, unica squadra imbattuta di questo campionato. Tuttavia è difficile pensare che Dionisi possa privarsi di un Ranocchia versione regista, dopo tutto quello che di buono ha messo in mostra contro la Sampdoria. Il Palermo ha ritrovato il suo numero 10: adesso la speranza è che con il tempo possa ritrovare costanza e anche qualche gol pesante.

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