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Palermo, Dionisi non si accontenta: «Voglio continuità e determinazione»

Sassuolo's coach Alessio Dionisi during the Italian Serie A soccer match US Sassuolo vs Juventus FC at Mapei Stadium in Reggio Emilia, Italy, 25 April 2022. ANSA / SERENA CAMPANINI

La vittoria con la Reggiana ha ridato morale dopo due risultati negativi, ma ora bisogna trovare continuità per non cancellare quanto di buono fatto sabato sia in fase offensiva, con due gol in 12’ dopo che al Barbera ne era arrivato uno solo in 270’, e difensiva, dove a parte lo svarione dei centrali a inizio ripresa il Palermo ha concesso pochissimo agli avversari. Per continuare la risalita Dionisi chiederà strada a un Mantova che al Martelli vanta un cammino quasi immacolato: non sarà semplice di fronte a un avversario entusiasta e ambizioso, ma i rosa non possono più permettersi passi falsi se vogliono tenere il passo delle primissime.

Il tecnico racconta di aver già archiviato la vittoria con gli emiliani e di essere concentrato esclusivamente sul potenziale bis. «Siamo indietro rispetto ai nostri obiettivi e dobbiamo pensare partita dopo partita – afferma – siamo in credito con la classifica, perché le nostre prestazioni non sono in linea con i punti raccolti e meritavamo di farne di più. Sappiamo che ci sono grandi aspettative, ma c’è sempre tempo per mettersi in corsa: è ovvio tuttavia che più si va avanti e meno margine di errore c’è. Abbiamo perso qualche occasione, ma siamo all’inizio e il campionato è più equilibrato: con il tempo si delineeranno meglio le gerarchie, tocca a noi mantenere una continuità che finora non siamo riusciti ad avere».

Ed è proprio continuità la parola d’ordine per scalare ulteriormente la classifica: la vetta occupata dal Pisa è distante 8 punti, ma per non perdere contatto il Palermo dovrà replicare (non solo al Martelli) quanto messo in campo sabato scorso. «Mi interessa vedere la squadra dentro la partita – sottolinea Dionisi – a volte pensiamo di aver fatto tutto e rischiamo di uscire dalla partita: nel secondo tempo con la Reggiana siamo stati un po’ meno determinati in alcuni momenti e non va bene, perché serve essere costanti».

Le riflessioni sulla costanza di rendimento si legano all’aspetto psicologico: i rosa rischiavano di disunirsi dopo la doppia delusione con Salernitana (sconfitta interna) e Modena (pareggio nonostante i due gol di vantaggio), ma hanno tenuto duro e sono ripartiti alla prima occasione. Tuttavia, spiega il tecnico, «chi non ha la testa per via dei risultati negativi precedenti non può giocare la prossima partita. D’altro canto se avessi avuto più giocatori disponibili ci sarebbe stata più scelta anche a gara in corso. Deciderò in base all’ultimo allenamento chi schierare dall’inizio e chi far subentrare, probabilmente cambierò qualcosa rispetto alla partita precedente perché ci sono tante sfide ravvicinate e chi entra mi sta dando buoni segnali». Dionisi fa poi il punto su chi a Mantova ci sarà e chi invece è costretto al forfait: «Lucioni e Saric non ci saranno mentre Brunori verrà valutato, ma senza forzare perché abbiamo tante partite ravvicinate; Ceccaroni con la Reggiana è uscito per crampi e sarà della partita, Baniya no perché preferiamo non rischiarlo».

Parlando dell’avversario, tornato in B dopo 14 anni e ben due fallimenti societari, il tecnico invita a tenere alta la guardia: «In casa il Mantova ha una striscia positiva importante e ha subito solo tre gol. Arrivano da un campionato di C stravinto, ma noi dobbiamo confermarci e trovare continuità. Ci aspetta una partita totalmente diversa da quella con la Reggiana, ma non sarà un risultato roboante a fare la differenza».

A livello di singoli Dionisi si concentra soprattutto sui centrocampisti: «Verre sta facendo bene e ha qualità importanti, da lui mi aspetto massima continuità e prestazioni come quelle che ha fatto finora. Il Palermo non dipende da un giocatore, ma la qualità dei singoli può spostare tanto: è vero che abbiamo cambiato tanto sul piano tattico, ma dipende anche dagli infortuni come quello di Blin e a prescindere chi gioca sta fornendo prestazioni di buon livello, poi è chiaro che bisogna sempre migliorarsi. Vasic in allenamento fa le stesse cose che si vedono in partita, ma c’è ancora qualche errore nell’ultimo passaggio. La concorrenza è alta e deve essere bravo lui a ritagliarsi spazio, ha qualità per far bene e sono sicuro che giocando crescerà ancora». Per il resto, conclude il tecnico, «Le Douaron è stato preso proprio perché sapevamo potesse coprire più ruoli; Appuah non si è ancora visto, ma quando giocherà farà stropicciare gli occhi a tutti. Di Bartolo è tornato in prima squadra da poco, aspettiamo di vedere come procederà il suo recupero nelle prossime settimane».

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