Debuttare tenendo la porta inviolata è soddisfacente, farlo parando un rigore è sensazionale: la prima estate rosanero di Gomis continua a regalare soddisfazioni e adesso nella mente di Dionisi inizia ad aleggiare lo spettro di un cambio di gerarchie, almeno per le prime settimane di campionato. Desplanches è uno dei portieri più promettenti nel panorama azzurro e quando chiamato in causa nella scorsa stagione ha trasmesso sicurezza e personalità, ma un infortunio lo ha tenuto fuori per quasi tutto il ritiro: il senegalese, arrivato i primi di luglio dal Rennes, lo ha sostituito con un rendimento ai limiti del clamoroso e le sue ambizioni di un posto da titolare crescono di settimana in settimana.
In cinque amichevoli (quattro e mezzo se si considerano i 45’ giocati a Oxford dal numero 1) Gomis ha subito appena un gol, salvando spesso la porta del Palermo e dando sicurezza a tutto il reparto difensivo contro avversari anche di categoria superiore, come Monza e Leicester; in Coppa Italia, contro un Parma arrivato in Serie A sullo slancio di un’annata esaltante, si è reso protagonista di quattro parate una più bella e decisiva dell’altra. L’ex Rennes ha fermato nell’ordine il rigore di Man, deviato in calcio d’angolo con uno splendido guizzo, un tiro a giro velenoso di Bonny, una semirovesciata ancora del numero 98 crociato e, a pochi minuti dalla fine, un insidiosissimo colpo di testa di Circati: i ducali sognavano la replica del pareggio in rimonta di dicembre, ma si sono trovati a sbattere su un muro invalicabile. Merito anche di una difesa che, al netto della leggerezza commessa da Nikolaou in occasione del tiro dal dischetto, ha tenuto abbastanza bene: i terzini hanno spinto con continuità e controllato senza particolari sbavature le incursioni di Man e Mihaila, i centrali hanno concesso qualcosa a Bonny soprattutto nel primo tempo ma per il resto hanno retto alla grande, favoriti dal grande lavoro di sacrificio della mediana.
Gomis non disputava una partita ufficiale dal 19 maggio 2023, quando il suo Como impattò 0-0 a Cittadella: eppure la ruggine non si è sentita completamente, sovrastata dall’esperienza e dal carisma di un giocatore che a trent’anni ha accettato di rimettersi in gioco a Palermo dopo un anno senza presenze a Lorient. Per lui si pensava fin da subito a un ruolo da «dodicesimo» per accompagnare la crescita e l’affermazione di Desplanches, ma un po’ per i tempi di recupero più lunghi del compagno di reparto e un po’ per l’ottimo precampionato Dionisi ha deciso di affidarsi a lui nel primo impegno ufficiale, sebbene il numero 1 fosse ormai pienamente recuperato: a Brescia quasi certamente si proseguirà nel solco della continuità, consegnando di nuovo le chiavi della porta a Gomis e andando a caccia dell’ennesimo zero alla voce gol subiti in quest’estate.
Probabile che il tecnico decida, almeno per il momento, di seguire la scia del lavoro svolto in ritiro: in questo senso gli impegni che accompagneranno i rosa prima della sosta per le Nazionali a settembre vedono nettamente favorito il senegalese per un posto tra i pali, dopodiché ci saranno due settimane di tempo per ragionare su come procedere, visto che su Desplanches è stato fatto un investimento importante dodici mesi fa (2 milioni di euro nelle casse del Vicenza più il cartellino di Massolo) e che si tratta pur sempre del titolare dell’Under 21 azzurra.
Insieme al redivivo Insigne, autore del gol decisivo, Gomis è stato il principale artefice di un risultato che, pur non fruttando tre punti, è di grande importanza per il Palermo per diversi motivi: il successo al Tardini mancava da 59 anni, la qualificazione al terzo turno di Coppa Italia da sei (ma tra il 2019 e il 2021 i rosa non la disputarono perché impegnati nelle serie inferiori), la vittoria in trasferta nella manifestazione da 21 (Brescia 2003) e l’affermazione contro una squadra di Serie A da 13 (Milan 2011 in semifinale). Lo sguardo del numero 16 inevitabilmente sarà proiettato non solo sul campionato cadetto ma anche sulla Nazionale, con cui ha già disputato 15 partite e dove si gioca il posto con Mendy: quest’ultimo lo aveva preceduto anche tra i pali del Rennes e, dopo il trasferimento al Chelsea nel 2020, è stato sostituito egregiamente proprio da Gomis.
A Brescia è atteso da un altro avversario tosto, capace nell’ultimo precedente di segnarne quattro al Palermo in appena 45 minuti. Quella sconfitta, il 2 marzo, segnò l’inizio della fine del sogno Serie A per Brunori e compagni, che dovettero accontentarsi del sesto posto in campionato dopo essere andati a un passo dal secondo: adesso la gara del Rigamonti aprirà un nuovo corso, dove i rosa arrivano con il morale alto e l’ambizione di ritagliarsi un ruolo da protagonista per ambire alla promozione.
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