«Il Venezia ha meritato di vincere, siamo affranti ma ora dobbiamo superare questo dolore». Affranto, deluso Eugenio Corini dopo la pesante sconfitta del suo Palermo, al Renzo Barbera, contro i veneti. Il secondo posto è ormai sfumato e i tifosi (27.058 oggi sugli spalti) hanno fischiato al termine del match. L’allenatore bresciano si è fatto forza per il prosieguo del campionato: «Fanno male i fischi ma li devo accettare, è il mio lavoro. È un momento doloroso, comprendo la delusione e sento la fiducia di giocatori e società. Il campionato riserva l’occasione di andare in Serie A anche con i playoff: la strada per la promozione diretta si è fatta più complicata per noi».
In trenta minuti il Venezia ha spento i tentativi del Palermo, che pure non aveva approcciato male la partita. Così il Genio ha analizzato le due reti subite nel primo tempo: «ll primo gol preso è un loro cambio di gioco dove sapevamo di dover chiudere. Sul secondo c’è stata una incomprensione tra i due centrali. Dal punto di vista offensivo abbiamo prodotto ma loro si difendevano bene. C’è stato un divario ma non netto come certifica il risultato».
Adesso la sosta, prima di rientrare ad inizio aprile, contro il Pisa in trasferta: «Lavoreremo al meglio in questi giorni di pausa, ci sono ancora 8 partite per stare dentro questo campionato. Ci sono due promozioni dirette e una dopo. Dobbiamo fare più punti possibili. Il dolore c’è ed è forte – ha ammesso Corini – ma abbiamo già dimostrato di poter reagire alle difficoltà».
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