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Insultò i poliziotti che gli chiedevano i documenti, il calciatore del Palermo Diakitè patteggia 5 mesi

Aveva inviato gli agenti della polfer a guardare chi fosse su internet. I fatti risalgono al 2022, quando il difensore militava nella Ternana

Diakité Palermo 07/02/2024: durante la partita di Serie B Palermo vs Como allo Stadio Renzo Barbera di Palermo(Foto Tullio Puglia)

Ha patteggiato una condanna a cinque mesi di reclusione (pena sospesa) per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, Salim Diakitè, 23 anni, ora calciatore del Palermo in Serie B in relazione a quanto successo il 24 maggio del 2022 alla stazione ferroviaria di Terni, quando militava con la Ternana.

Il procedimento penale, giunto all’esito di fronte al giudice Simona Tordelli, fa seguito a una denuncia subita dallo stesso Diakitè. Secondo la ricostruzione accusatoria, quando gli agenti della polizia ferroviaria gli avevano chiesto i documenti per un controllo il calciatore li aveva invitati a guardare su internet per capire chi fosse. Ne era nato un alterco, con insulti, che aveva portato alla denuncia dell’atleta e al processo in cui tre agenti si sono costituiti parte civile attraverso gli avvocati Loris Mattrella, Antonella Dello Stritto e Manuela Landi. Revocata contestualmente all’udienza del patteggiamento, anche a seguito del ristoro dei danni subiti.

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