Il Palermo torna dalla pausa con la testa ancora ai festeggiamenti e viene punito da un Cittadella giunto alla quinta vittoria consecutiva al Tombolato. Ora, mentre i veneti si isolano al terzo posto, i rosa vengono risucchiati all'indietro e soprattutto vedono tornare i fantasmi.
È l'arrendevolezza che preoccupa. Il Palermo parte bene, ma non colpisce e si spegne subito. Soffre l'organizzazione del Cittadella, concede il fraseggio ai veneti, sbaglia troppo a centrocampo e incassa il primo gol con Ceccaroni che interviene senza nerbo su Pittarello e lo lascia libero di girarsi e di mettere al centro per l'accorrente Pandolfi. Nella ripresa Stulac dimentica di essere già ammonito e scarica la frustrazione di una palla persa con un fallo sull'avversario che gliel'aveva soffiata: Palermo in dieci, i 40 minuti ancora da giocare appaiono subito poca cosa per recuperare una partita contro un avversario solido e che sta meglio anche dal punto di vista atletico. Infatti, in inferiorità numerica, le velleità rosa si spengono e puntuale arriva la rete che chiude l'incontro, ancora con un'azione nata dall'indemoniato Pittarello, che stavolta si fa beffe di Nedelcearu e infila a favore di Vita il secondo assist della sua splendida gara. Che sarebbe stata un quadro da incorniciare se avesse anche realizzato una sontuosa rovesciata nel primo tempo. Il Palermo invece non ha nulla da appendere alle pareti, se non una parata di Pigliacelli su Carriero, che in fondo dà una prova ulteriore del fatto che se il Cittadella avesse arricchito il tabellino con qualche altro gol, nessuno avrebbe potuto avere niente da ridire.
Corini se la guarda dalla tribuna per la squalifica, in panchina va Lanna. Lucioni e Gomes non sono al cento per cento e in campo all'inizio tocca a Nedelcearu e Stulac, guarda caso entrambi in gol con la Cremonese. Brunori, scoppiettante nei primi dieci minuti, manca di un soffio l'aggancio sulla palla al centro di Di Francesco, poi si invola a incrocia fuori di poco col sinistro, infine tenta un giro all'incrocio su un'azione nata da una prodezza di Segre.
Poi il Cittadella presta più attenzione alle ripartenze avversarie e così facendo stacca la spina al Palermo e comincia a macinare gioco, trascinato dal moto perpetuo delle punte e dei centrocampisti, Gli undici di Corini perdono i riferimenti, Stulac conferma tutti i limiti che già gli si conoscono nel costruire gioco e in mezzo al campo anche i più affidabili cominciano a sbagliare. Segre regala una palla ai veneti, che innescano Cassano, il trequartista da sinistra manda tutti a spasso e spedisce sotto porta un pallone che Ceccaroni riesce a intercettare. La partita è girata, si vede, e Pittarello consegna un biglietto da visita a tutta la difesa rosanero con una rovesciata che finisce fuori e strozza in gola ai tifosi del Cittadella l'urlo del gol. Pigliacelli si supera su una gran botta di Carriero, troppo libero per non andare al tiro. Nel mezzo uno stop a seguire calibrato male da Brunori, che manda così alle ortiche un ottimo lancio dalle retrovie. Ma il Cittadella resta padrone del campo e l'impressione è che la rete sia solo questione di tempo, anche perché il Palermo, come spesso gli succede, sparisce dal campo. Rimessa a favore, Lund la consegna agli avversari, la palla viene servita a Pittarello, isolato sulla fascia e spalle alla porta. Tutto può succedere, ma non che Ceccaroni preferisca provare a trattenerlo piuttosto che impedire con il corpo quello che invece all'attaccante di casa riesce. Pittarello si gira, Ceccaroni finisce alle sue spalle, dal fondo la palla arriva a Pandolfi, lo stesso che al Barbera ha realizzato al 97' la rete della vittoria. E Pandolfi segna anche stavolta: stop and volley da posizione ravvicinata, 1-0.
Il Palermo accusa il colpo e su un'azione di Cassano Stulac va a guadagnarsi il primo giallo. Henderson sfiora il pari con un tiro dal limite che finisce a lato (dalla stessa posizione sullo 0-0 Segre aveva ciccato il tiro), ma è troppo poco. A inizio ripresa arriva invece l'azione più pericolosa del Palermo, sempre con Brunori, che serve Di Francesco e taglia per ricevere il pallone di ritorno. Che arriva: il centravanti trova la giusta posizione e calcia forte di sinistro, ma Kastrati ha l'intuizione vincente, chiude lo spazio avanzando di un paio di metri e respinge.
Chissà che il Palermo della ripresa non possa scrivere tutta un'altra storia... Nemmeno il tempo di pensarlo che Stulac tocca molle una palla, Vita gliela strappa e lo sloveno prova un improbabile recupero. Fallo netto che blocca una ripartenza pericolosa. Secondo giallo e dunque rosso per il numero 6, nero-notte fonda per Corini in tribuna. La girandola di cambi non serve a nulla, la foga del Palermo non paga. E a dieci minuti dal termine, Pittarello, che in precedenza aveva colpito l'esterno del palo con un siluro e in un'altra occasione aveva superato un paio de avversari ma si era visto respingere il tiro da Nedelcearu, si trova di nuovo il romeno di fronte e lo buca: palla che appare e scompare e che sempre dal fondo viene mandata al centro dell'area. Dalle retrovie spunta Vita e ha tutto il tempo per sistemare il mirino sul piattone e centrare la rete di Pigliacelli: 2-0 e Palermo di nuovo a -6 dal secondo posto con un nutrito drappello di squadre davanti. Sperando che sabato prossimo non si finisca per rigenerare il Modena, oggi sconfitto in casa dal Brescia.
Cittadella-Palermo 2-0
RETI: pt 26' Pandolfi; st 35' Vita
CITTADELLA (4-3-1-2): Kastrati 6.5; Salvi 6.5, Pavan 6.5, Negro 6.5 (28' st Frare 6), Carissoni 6.5; Vita 7, Branca 6, Carriero 6.5 (28' st Kornvig 6); Cassano 6.5 (37' st Tessiore sv); Pandolfi 6.5 (20' st Maistrello 6), Pittarello 7.5 (37' st Magrassi sv). In panchina: Maniero, Angeli, Mastrantonio, Danzi, Rizza, Baldini, Giraudo. Allenatore: Gorini 6.5
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli 6; Graves 6, Nedelcearu 5.5, Ceccaroni 5, Lund 5 (31' st Aurelio 6); Henderson 5.5 (12' st Gomes 6), Stulac 5, Segre 5.5; Di Francesco 6 (31' st Mancuso 5.5), Brunori 6 (31' st Soleri 6), Insigne 5.5 (12' st Di Mariano 6). In panchina: Nespola, Karunic, Lucioni, Vasic, Buttaro, Valente, Mateju. Allenatore: Lanna 5.5
ARBITRO: Massimi di Termoli 6
NOTE: pomeriggio soleggiato ma freddo, terreno in ottime condizioni. Spettatori: 6.050, di cui circa 1.500 ospiti. Espulso Stulac al 5' st per doppia ammonizione. Ammonito Branca. Angoli: 2-4. Recupero: 1'; 5'
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