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Il Palermo flirta di nuovo con i tifosi ma i 20 mila al Barbera non si vedono dal 29 ottobre

Contro il Pisa si è toccato il record negativo di presenze casalingo, con 16.279 tifosi

Obiettivo numero uno raggiunto: ritrovare la vittoria al Renzo Barbera. Obiettivo numero due: riconquistare l’amore dei tifosi. La vittoria per 3-2 contro il Pisa non ha scacciato tutti i fantasmi, ma può rappresentare un nuovo punto di partenza. Per la classifica ma non solo, anche per richiamare il pubblico dalla propria parte. Adesso Corini e i suoi ragazzi devono riaccendere l’entusiasmo della piazza. Gli ultimi dati sulle presenze allo stadio parlano infatti di un calo significativo. Al Barbera, non si sono toccati mai i 20.000 spettatori negli ultimi 4 incontri

. E col Pisa di Aquilani, si è registrato anche il record negativo di presenze allo stadio con 16.279 cuori rosanero. Meno della gara con il Brescia, di mercoledì 8 novembre, quando erano 16.914 i tifosi sugli spalti. Nel mezzo, i match con Cittadella e Catanzaro. Contro i calabresi c’erano 19.492 palermitani a spingere la squadra, con gli amaranto 18.402. L’ultimo match casalingo con più di 20 mila unità allo stadio risale ormai al 29 ottobre, quando in 25.799 si recarono al Renzo Barbera, incentivati forse dal pareggio di Stulac contro lo Spezia, 6 giorni prima, al minuto 104. Certo è che nell’ultimo dato sugli spettatori registrato contro i toscani non si può non tener conto del clima avverso.

Sabato 16 dicembre a Palermo c’erano tra i 12 e 14 gradi, con pioggia e vento a fare da cornice. Temperature primaverili per gran parte degli italiani, meno che per i palermitani, molti dei quali hanno preferito guardare la partita dal divano e in televisione. Non ha aiutato la sfiducia ormai maturata nei confronti della squadra di Corini, che prima del successo contro il Pisa era reduce da sette partite senza vittorie. Un eventuale risultato positivo a Como, che poi nella situazione dei rosanero corrisponde per forza di cose a una vittoria, potrebbe riaccendere l’entusiasmo della gente.

Il Renzo Barbera era diventato terra di conquista per molti e luogo di applausi per gli avversari. Era successo nelle sfide contro Cittadella e Catanzaro, che i tifosi palermitani applaudissero gli ospiti al triplice fischio e li accompagnassero all’uscita dal terreno di gioco. Dopo più di un mese, si sono però rivisti scenari più armoniosi (e normali, nella logica del gioco del calcio, dove di solito i propri tifosi incitano a fine gara): la squadra che va a prendersi l’applauso della curva, Corini che abbraccia i suoi giocatori e i ragazzi che saltellano insieme ai tifosi. Scene tornate in auge dopo un periodo di profonda crisi e rassegnazione. Il Palermo prova a riconquistare il 12esimo uomo in campo per risalire la classifica.

 

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