«Dopo due partite sembrava che traballasse tutto, ma chi vuole bene al Palermo deve stare vicino a questa squadra». Un Corini soddisfatto quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la vittoria di misura contro il Brescia (1-0). «Questo è un campionato complicato e lungo. Questa partita certifica che nel primo momento di difficoltà il Palermo ha risposto presente. La squadra ha avuto i c....i forti e duri, per saper vincere partite brutte, sporche e cattive», ha detto l’allenatore bresciano senza mezzi termini.
Una prova di carattere e sacrificio dopo le due sconfitte consecutive contro Lecco e Sampdoria. Ma al Barbera c’è stata anche una nota storta, l’infortunio di Ceccaroni uscito al 23esimo del primo tempo: «Probabilmente ha uno stiramento al flessore e non sarà disponibile con il Cittadella. Vedremo con gli esami, per fortuna poi ci sarà la sosta».
Al suo posto, è entrato Marconi, alla prima presenza stagionale: «Ha fatto molto bene, ero indeciso se schierarlo oggi o contro il Cittadella dall’inizio. Lui è uno che non molla mai e ho grande stima nei suoi confronti, come per Valente (oggi schierato dall’inizio al posto di Insigne, ndr)».
La copertina al Barbera se l’è presa Mamadou Coulibaly, che con il suo primo gol in maglia rosanero ha regalato i tre punti ai siciliani: «Dovevo correre il rischio e ho schierato la sua fisicità, ne avevamo bisogno, ha giocato bene e gli faccio i complimenti. Abbiamo messo in campo lo spirito giusto e alla fine l’abbiamo portata a casa con sacrificio».
Nella foto di Tullio Puglia il tecnico del Palermo Eugenio Corini
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