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I «cattivi» adesso sono gli avversari: quattro i rossi a favore del Palermo

Tre partite su otto finite in superiorità numerica: in due occasioni è arrivata la vittoria, l’ultima al Braglia

L'arbitro Aureliano mostra il rosso a Oukhadda del Modena (foto di Tullio Puglia)

Una delle chiavi con cui il Palermo ha espugnato Modena è stata la velocità in ripartenza. I rosa hanno sfruttato pienamente il fatto di andare al doppio degli avversari e su una di queste situazioni, accanto ai gol e alla traversa di Brunori, è arrivato l’episodio che di fatto ha spaccato la partita: l’espulsione di Oukhadda (qui sopra nella foto di Tullio Puglia)per aver fermato Di Francesco lanciato a rete.

Si tratta del quarto rosso in campionato a favore dei rosa, il secondo per un intervento del genere dopo quello estratto nei confronti di Marcandalli della Reggiana (fallo su Segre), anche in questo caso nel primo tempo. Gli altri due sono arrivati a Bari, dopo l’intervallo, nei confronti di Maita per un brutto fallo su Vasic (Maresca in campo aveva dato giallo, il Var ha poi inasprito la sanzione) e Di Cesare per una trattenuta in area su Brunori (anche qui decisiva la tecnologia). Quella del San Nicola, nonostante la superiorità numerica fosse addirittura doppia, è l’unica gara in cui le espulsioni a favore non sono state sfruttate a dovere dal Palermo, fermatosi sullo 0-0 anche a causa del rigore fallito da Di Mariano. A Reggio Emilia e Modena invece i rosa sono riusciti a fare bottino pieno, nel primo caso ritrovando il vantaggio dopo che i granata avevano riequilibrato il punteggio in 10 contro 11 e nel secondo andando a segno nella ripresa dopo un primo tempo poco preciso. In entrambe le gare inoltre il gol della sicurezza è arrivato nel recupero, così da legittimare un risultato che nonostante la disparità numerica rimaneva in bilico. In campionato solo il Cosenza ha avuto così tanti cartellini rossi a favore, ma tre su quattro sono arrivati nell’assurdo primo tempo con l’Ascoli; seguono a quota tre il Bari e lo stesso Modena, poi via via tutte le altre squadre.

Altrettanto significativo che i rosa non abbiano ancora ricevuto nemmeno un’espulsione, aspetto favorito da un insieme di elementi: la gestione ordinata della fase difensiva ha impedito agli avversari di beneficiare di chiare occasioni da gol (e di eventuali falli per porvi rimedio), i giocatori tendono a evitare interventi scomposti e Corini si è spesso fatto trovare pronto a sostituire chi era ammonito (Segre con il Südtirol e Coulibaly con il Modena i casi più recenti). Lo scorso anno, dopo otto partite, i cartellini rossi ai danni del Palermo erano già stati tre: Marconi contro il Bari per fallo da ultimo uomo, Valente e Bettella rispettivamente contro Ascoli e Reggina per doppia ammonizione; i rosa riuscirono comunque a «calmarsi» dopo un avvio così «cattivo» e il quarto e ultimo rosso arrivò solo alla penultima giornata a Cagliari, ancora per il numero 15. Per quanto riguarda le espulsioni a favore del Palermo, nelle prime otto gare ne erano arrivate due, entrambe dirette: Lisi (Perugia) per aver fermato una chiara occasione da gol, l’ex Cionek (Reggina) per un’entrata scomposta su Di Mariano. A fine stagione furono cinque, numero che i rosa potrebbero già pareggiare nel campionato in corso se dovessero beneficiare di un altro rosso: con giocatori così brillanti per tecnica, velocità e protezione del pallone i presupposti per far espellere qualcun altro ci sono tutti.

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