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Il Palermo a Modena per restare in volo

Altra prova di maturità per i rosanero che vanno a caccia della terza vittoria consecutiva. A spingere ci sarà anche un «esercito» di tifosi, Corini può mischiare ancora le carte

Matteo Brunori(Foto Tullio Puglia)

Spinto dal suo «esercito» di tifosi che, come un anno fa, invaderà lo stadio Braglia di Modena (dovrebbero essere quasi 3.500 i fans rosanero) oggi il Palermo cercherà di consolidare la sua dimensione da «grande». Di confermarsi, come dicono i numeri, una delle principali favorite per la promozione in Serie A. Col Parma che rischia grosso a Venezia e con una gara in meno rispetto alla capolista (quella col Brescia) la squadra di Corini stasera potrebbe trovarsi «potenzialmente» in testa alla classifica. Una vigilia dunque all’insegna dell’entusiasmo, per le ultime vittorie contro squadre forti come Venezia e Südtirol, per i piccoli ma significativi progressi sul piano del gioco, per la tenuta della difesa e perché il Modena sembra soffrire il complesso del Palermo. Una sola squadra nello scorso campionato il Palermo è riuscito a battere due volte: il Modena. E contro una sola squadra è riuscito a segnare sette gol in due partite: Il Modena. Metaforicamente l’aquila s’è sbranata il… canarino (simbolo del club emiliano) ma sappiamo bene che nel calcio nulla è scontato. Dunque, oggi Corini, che sta recuperando consensi tra i tifosi, dovrà mediare tra la voglia di dare l’assalto alla squadra avversaria in cerca della terza vittoria di fila e la necessità di mantenere un assetto tattico equilibrato.

Perché questo Modena, al di là dei precedenti favorevoli al Palermo, non è una formazione da sottovalutare. Aveva iniziato forte con tre vittorie di fila, poi tre pareggi e sabato scorso è arrivata la prima sconfitta stagionale, proprio al Braglia contro il Venezia. Oggi i numeri dicono che la squadra di Bianco ha un problema in avanti (solo sette i gol realizzati in sette gare, contro i sedici del Palermo), nonostante l’assetto tattico (4-3-1-2 alternato al 4-3-2-1) dei gialloblù sia decisamente offensivo, nonostante i numerosi attaccanti in organico (il giovane Bonfanti e Manconi) e un giocatore come Tremolada che nella posizione di trequartista (è rimasto uno dei pochi nella categoria) ha spesso inventato gol dalla distanza e assist. Rendere difficoltosi i collegamenti tra il play

Gerli e Tremolada oggi sarà importante ma occhio anche a Palumbo, che sempre l’anno scorso con la maglia della Ternana ha fatto male ai rosanero.
Per dire che oggi il Palermo è chiamato a una nuova prova di forza, di maturità (guai a scoprirsi) e possibilmente a migliorare la qualità del suo gioco. Finora troppo legato alle prodezze individuali dei singoli, ancora privo della necessaria fluidità nella circolazione della palla, spesso motivo di disagio per Brunori. Nessun dubbio sul modulo che adotterà Corini, ormai votato al 4-3-3. Rientrerà Insigne e Di Francesco potrà tornare a sinistra dopo il «sacrificio» a destra contro il Südtirol. Nessun dubbio sul modulo ma tanti dubbi sugli interpreti, perché i problemi (se così vogliamo chiamarli) di abbondanza sono piacevolmente evidenti. Il primo è in difesa sulla fascia sinistra. Fino a due minuti dalla fine della gara contro il Südtirol sembrava che Lund non dovesse avere concorrenti. Fortissimo, il nuovo Balzaretti, etc. etc. Poi arriva Aurelio, che non aveva fatto benissimo (soprattutto a Venezia), realizza un gol fantastico, regala tre punti al Palermo e tutto ovviamente torna in discussione. Così è il calcio. Diciamo che Lund resta il favorito. Tutto prevedibile in avanti col rientro di Insigne e l’assenza di Di Mariano, il grande rebus è il centrocampo, dove ci sono sei giocatori che Corini sta alternando, cercando di garantire minuti e considerazione per tutti. Stulac o Gomes? Coulibaly o Segre? Henderson o Vasic? Tutti le scelte sono legittime, finora chi ha giocato non ha mai fatto male, forse da Vasic ci si aspettava qualcosa di più ma è anche il più giovane e si sta adattando alla categoria. Con il passare delle settimane abbiamo la sensazione che Corini faccia le sue scelte in mezzo al campo non solo in base alla condizione atletica dei singoli e all’avversario (oggi per esempio Tremolada avrà bisogno di una cura particolare), ma come se avesse un manuale Cencelli in mano, il prontuario per non scontentare nessuno, in modo che tutti i sei centrocampisti di sentano protagonisti. Nel tentativo di cementare il gruppo, perché quando il campionato entrerà nel vivo, quando si giocheranno le ultime partite col coltello tra i denti e ogni punto sarà decisivo per la promozione in A la compattezza potrà essere il valore aggiunto con cui arrivare al traguardo.

Nella foto di Tullio Puglia il bomber dei rosa Matteo Brunori

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