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Palermo, ad Ascoli per spezzare un tabù: vincere dopo la sosta

Nella scorsa stagione mai un successo al ritorno dalla pausa: solo un punto in 4 gare e 7 gol subiti

La settimana che porta ad Ascoli-Palermo è appena iniziata. E con essa anche una missione particolare che deve confermare gli step di crescita della squadra di Corini: vincere dopo la sosta. I rosanero non ci sono mai riusciti nella scorsa stagione in ben 4 match disputati. Lo score è di 3 sconfitte e un solo pareggio.

Alla settima giornata fu il Sudtirol a dare inizio al tabù; la rete di Odogwu condannò i siciliani alla sconfitta per 0-1, la seconda al Barbera dopo il ko con l’Ascoli alla terza giornata. Sempre in casa ma contro il Venezia, alla 14esima giornata, altra sconfitta per 0-1 tra mille polemiche con i rosanero che avevano trovato il pareggio salvo poi essere annullato dal Var. Era stato Nedelcearu che, in mischia, aveva trovato il guizzo giusto e il gol dell’illusione.

Al ritorno dalle vacanze di Natale, alla prima del nuovo anno, un pirotecnico 3-3 contro il Perugia. In quel caso, rimonta degli uomini di Corini che da 3-1 riuscirono a pareggiarla grazie ai gol di Valente e Brunori. Il primo aprile, infine, nel match valido per la trentunesima giornata di campionato, sconfitta a Parma per 2-1. Solo un punto raccolto dopo le soste con 7 gol subiti e 4 realizzati.

Un problema di maturità che ha accompagnato il Palermo per tutto il campionato. Dopo le pause, si sa, le partite sono sempre insidiose ma è anche da queste che Brunori e compagni dovranno dimostrare di essere cambiati in meglio. Ad Ascoli, nello stesso stadio in cui lo scorso anno i siciliani si imposero con il risultato di 1-2, con doppietta di Brunori che per l’occasione sbagliò anche un calcio di rigore. Sabato la prima vera prova di maturità per restare in alto in classifica.

nella foto l'esultanza di Odogwu dopo il gol durante Palermo-Sudtirol (Foto Tullio Puglia)

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