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Stulac: «Dall’esultanza dei tifosi e dall’abbraccio dei compagni un’emozione indescrivibile»

Il gol contro la Feralpisalò premia l'impegno dello sloveno per recuperare dal lungo infortunio: «Mi sto allenando duramente, penso di stare bene, ma mi mancano tuttora corsa e aggressività. Sto lavorando giorno dopo giorno per migliorare»

La sua avventura con il Palermo è, per certi versi, cominciata ufficialmente ieri, precisamente al primo minuto della ripresa, con quel destro scaraventato in rete e il successivo abbraccio reale dei compagni e virtuale dei tifosi. È uno Stulac raggiante quello che esce dal campo con la Feralpisalò, consapevole che tutte le difficoltà degli scorsi mesi sono definitivamente superate e che il suo apporto al Palermo può aiutare la squadra a raggiungere grandi traguardi: oltre al gol, 90 minuti di grande sostanza e apporto continuo ai compagni.

Con questa partita lo sloveno si lascia definitivamente alle spalle il lungo stop della scorsa stagione, chiusa con appena undici gare disputate: a Reggio Emilia era rimasto in panchina, ieri Corini lo ha rimesso in regia ed è stato ripagato con una prestazione di grande livello. «È bellissimo aver segnato in questo stadio e aver dato il mio contributo alla vittoria – sottolinea il numero 6 – sono felice perché l’anno scorso è stato molto duro per me. L’esultanza del Barbera e l’abbraccio dei compagni dal campo e dalla panchina mi hanno trasmesso un’emozione indescrivibile, ho avuto un’altra conferma che siamo una squadra unita: sono davvero felice di far parte di questo gruppo».

Un’ulteriore motivazione per Stulac arriva dal fatto che nelle due settimane di ritiro potrà lavorare per migliorare ancora la propria condizione e lasciarsi definitivamente alle spalle il calvario vissuto nella prima metà del 2023. «Mi sto allenando duramente – racconta –, penso di stare bene, ma mi mancano tuttora corsa e aggressività: sto lavorando giorno dopo giorno per migliorare».

Contro i «leoni del Garda» la libertà lasciatagli in fase di impostazione si è rivelata determinante per le azioni offensive dei rosa: al di là del gol, lo sloveno si è cimentato in una serie di tiri da fuori area e in lanci illuminanti per i compagni. Uno step notevole rispetto alla gara di Bari, dove la marcatura a uomo di Sibilli gli aveva impedito di esprimere il proprio calcio rendendolo quasi avulso dalla manovra del Palermo.

Il ballottaggio con Gomes (che può giocare anche da mezzala) tornerà a riproporsi già dal match di Ascoli, ma Corini adesso sa di avere a disposizione un giocatore con esperienza e determinazione come il numero 6: l’intesa con i compagni di reparto può migliorare ancora, ma la connessione con la fase difensiva e offensiva si è nuovamente dimostrata ottimale e per gli avversari è stato difficile tenere a bada le sue progressioni. Il tutto in attesa che squilli il telefono dalla Slovenia, richiamandolo in quella Nazionale che Stulac non assapora da fine 2021.

Nella foto di Tullio Puglia il gol di Stulac

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