Il Palermo non va oltre il pareggio per 0-0 al San Nicola di Bari. Resistenza da un lato, poca lucidità dall’altro. Al termine di una partita incredibile in cui è successo praticamente di tutto. E dopo l’occasione (casuale) capitata sui piedi di Brunori che ha colpito il palo con la complicità di Brenno, i padroni di casa hanno preso il sopravvento.
Soprattutto Nasti, l’attaccante scuola Milan arrivato nella sessione estiva di mercato, ha creato più di qualche grattacapo alla difesa rosanero. Al minuto nove è lui che, imbeccato alla perfezione da un Sibilli versione “tuttofare”, col destro non è riuscito a battere Pigliacelli che col gambone ha salvato il risultato.
Dal ventesimo minuto, la partita è tornata equilibrata con il Bari a tenere il possesso, pur senza creare granché, e i rosanero ad attendere. Nel complesso, meglio i pugliesi nella prima frazione.
Calcio d’agosto, con ritmi lenti e la sensazione che solo un episodio potesse deciderla. Questo il leit-motiv anche del secondo tempo, con il colpo di scena che arriva al minuto 5: Maita entra a gamba tesa su Vasic e Maresca dopo il controllo al Var estrae il cartellino rosso (inizialmente solo un giallo per il centrocampista).
Una sanzione che ha indirizzato il match, almeno dal punto di vista strategico col Palermo constantemente nella metà campo avversaria. Al diciottesimo, ancora l’arbitro protagonista. Questa volta il fallo è di Di Cesare su Brunori, in area; calcio di rigore e doppio giallo per il capitano dei biancorossi. Dal dischetto va Di Mariano che calcia però altissimo sopra la traversa. L’incubo dal dischetto che dunque si ripresenta, anche dopo la scelta di cambiare tiratore. Una grande occasione fallita nonché l’episodio che ha reso il match frenetico e nervoso.
È iniziata l’altra battaglia, quella degli ultimi 20 minuti col Palermo che attaccava e il Bari che schierava l’autobus davanti alla propria porta. Maresca ha dato via alla “sagra del giallo” dopo averne tirati fuori più di 5 in poco meno di 10 minuti.
Il tempo che passa e la palla che non entra. L’esperienza di Menez a tenere lontani gli ospiti. Corini che le prova tutte mettendo in campo tutti i giocatori offensivi a disposizione: Valente, Mancuso e Soleri, con Brunori mai tolto dal campo. L’arbitro ha concesso 8 minuti di recupero, ma sono stati molti di più.
Un thriller incredibile che non sembrava finire mai. Al nonvantanovesimo, dopo un flipper impazzito in area di rigore, Brunori segna ma l’arbitro annulla per fuorigioco millimetrico. Questione di un “ginocchio di troppo” a tracciare quella linea rossa sul monitor.
Ancora 0-0, tra mille incertezze. Fino alla fine, il risultato non cambierà più. Due punti persi per come si era messa in discesa la partita. Ma il Palermo è riuscito a sprecare di tutto. Meriti anche del Bari, che ha saputo resistere con i denti di fronte agli attacchi, non proprio lucidi, dei rosanero.
BARI (4-3-1-2): Brenno; Dorval, Di Cesare (cap.), Vicari, Ricci; Maita, Maiello, Benali (85’ Pucino); Sibilli (61’ Zuzek); Nasti (61’ Menez), Diaw (14’ Scheidler-85’ Edjouma).
PALERMO (4-3-3): Pigliacelli; Mateju, Lucioni, Marconi (69’ Mancuso), Ceccaroni; Vasic (78’ Soleri), Stulac (69’ Buttaro), Gomes; Insigne (78’ Saric), Brunori (cap.), Di Mariano (78’ Valente). Allenatore: Corini.
ESPULSI: Maita (49’), Di Cesare (67’).
AMMONITI: Marconi (24’), Sibilli (50’), Di Cesare (50’), Brunori (64’), Corini (66’), Vasic (72’), Insigne (75’), Menez (91’), Brenno (93’).
Nella foto di Tullio Puglia il rigore fallito da Di Mariano
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