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Pietro Accardi stratega di mercato: la favola dell'ex rosanero. è pronto per fare il ds al Napoli

Pietro Accardi

Non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione Pietro Accardi. Forse, per rispettare il «gioco del silenzio» prima di diventare il nuovo direttore sportivo del Napoli. Palermitano doc ed ex calciatore rosanero. Protagonista nella stagione 2000-2001, quella del salto dalla serie C alla B, e qualche stagione dopo tra gli artefici dell'approdo nel massimo campionato. Ora l’esperto dirigente dovrebbe prendere il posto di Giuntoli, grande stratega del terzo scudetto del club partenopeo.

Sarebbe il premio più grande per un ragazzo che ha sempre lavorato con sudore e sacrificio. Fin dai tempi in cui giocava nella squadra del Villaggio Santa Rosalia, fino alla categoria allievi. Nel 1996 il passaggio al Marsala dove fu selezionato per la Nazionale giovanile di categoria da Roberto Boninsegna. Dopo il fallimento del club azzurro, tornò a parametro zero nella sua «casa»: Palermo. Due anni da titolare fino alla promozione in serie A nel 2005. Protagonista del doppio salto dalla C alla massima serie.

In A con Guidolin giocò poco perché l’allenatore gli preferiva Grosso sulla fascia. Tra il 2004 e il 2005 appena una presenza, contro la Reggina (in un match terminato 1-0), che fu anche il suo esordio in serie A. In carriera vestì anche le maglie di Sampdoria, Brescia ed Empoli. Con i blucerchiati, nel 2008, era in campo nel 3-0 contro il Palermo.

Umile e con un sogno nel cassetto: giocare a calcio. Dalla pasticceria di famiglia, nel quartiere Santa Rosalia, fino alla serie A. Un percorso incredibile e pieno di soddisfazioni. Grande carattere in campo così come nella vita. Una soddisfazione dopo l’altra sul rettangolo verde, prima di passare dietro a una scrivania nelle vesti di direttore sportivo.

Dal 2016 occupa questo ruolo all’Empoli, squadra con cui aveva chiuso la carriera nel 2014 a soli 32 anni, gravato dai tanti problemi fisici che lo hanno spesso condizionato. Al fianco di Carli è diventato prima team manager del club e poi diesse. Vero e proprio «uomo mercato», ha sempre avuto un fiuto particolare per i giovani talenti. Fu lui infatti a scoprire Giovanni Di Lorenzo e a portarlo all’Empoli. Il terzino che proprio pochi giorni fa è diventato il secondo capitano dopo Maradona a diventare campione d’Italia con il suo Napoli.

Ma non solo: Accardi ha scoperto anche Bennacer e Krunic, oggi centrocampisti del Milan che ha appena giocato l’andata delle semifinali di Champions League. Chiara dimostrazione che sa fare bene il proprio lavoro, esempio di professionalità.

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