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Palermo, Corini fa sognare i tifosi: «So cosa vogliono e cosa merita questa città»

Il tecnico del Palermo Eugenio Corini durante la gara con la Spal (foto Puglia)

«So cosa vuole la gente. Voglio spingere questa società in una categoria che tutti noi vogliamo». Fa sognare la il popolo rosanero Eugenio Corini, allenatore del Palermo, dopo la vittoria dei suoi sulla Spal.

«Conosco bene questa piazza – ha continuato in sala stampa l’ex capitano rosanero - so le dinamiche. Questa squadra merita rispetto. Sappiamo quanto sarà dura col Brescia e col Cagliari. Oggi è una bella giornata e ricreiamo questo entusiasmo. Andiamo a spingere questa città perché lo merita. Questi sono ragazzi importanti».

Una prestazione importante da parte del Palermo, che già nel primo tempo poteva chiudere la partita: «C’è rammarico per non averla chiusa già nel primo tempo. Per me siamo partiti bene anche nel secondo, Pigliacelli non ha mai fatto parate. Facciamo ottime prestazioni, ma non riusciamo ad ammazzare le partite».

Un campionato che ha vissuto diverse fasi, ma ora i siciliani sono settimi da soli e dentro la griglia dei playoff. E anche oggi, sono stati spinti dal pubblico: «Ringrazio i 20.000 e ringrazio sempre chi viene qui al Barbera, perché insieme siamo più forti. Io conosco bene questa gente – ha continuato -. Se avessimo vinto contro il Como oggi saremmo stati in 35.000, ma io comunque ringrazio chi è venuto. Dobbiamo ricreare l’entusiasmo e spingere questi ragazzi che meritano tanto».

Corini ha poi elogiato anche Tutino, autore di una grande prestazione nonostante l’occasione mancata a fine primo tempo: «Avevo detto che era in crescita e la sta confermando. Ha sbagliato un gol davanti la porta ma può capitare, ha fatto bene dal punto di vista atletico e tecnico. Verre? Si è mosso tra le linee e ha giocato bene con i due attaccanti».

In conferenza stampa è intervenuto anche Brunori: «L’importante è essere tornati alla vittoria, poi certo mi dispiaceva non segnare al Barbera ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato. Sapevamo l’importanza di questa partita e quanto la gente ci credeva. Conoscevamo il valore della Spal e siamo stati bravi. Ognuno di noi sapeva quanto era importante prendere i tre punti, abbiamo messo qualcosa in più». L’attaccante salterà la partita contro il Cagliari dopo l’ammonizione presa: «L’accetto, fa parte del calcio», ha concluso.

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