Una serie B che somiglia ad una scheggia impazzita. Una lotta playoff ancora tutta da vivere. Raramente si è visto uno spettacolo del genere. Per un posto ai prossimi spareggi promozione ci sono in gioco infatti ben 8 squadre. Togliendo il Cagliari sesto (quasi certo della qualificazione) e con ben cinque punti sul Pisa settimo, le altre si giocano praticamente tutto nelle ultime tre giornate.
Il punto che il Palermo ha conquistato ieri al Sinigaglia, contro il Como, ha avvicinato da un lato la zona playoff, adesso distante soltanto un punto, ma dall’altro ha permesso alle altre squadre di raggiungerlo. In poche parole è diminuita la distanza dagli spareggi, ma è aumentata la concorrenza. Complici le vittorie dell’Ascoli contro il Pisa (2-1) e del Venezia in casa con il Modena (5-0, con straordinario poker di Pohjianpalo).
Ora i bianconeri sono a quota 46 punti e hanno scavalcato proprio i rosanero. Mentre i veneti, in zona retrocessione fino a poche settimane fa, adesso sono al decimo posto a quota 45 come il Palermo. Più indietro ma ancora in gioco per la post-season ci sono anche Modena (44), Como (43) e Ternana (43). Ballano tre punti dalla settima classificata (Pisa) alla 14esima (Ternana). Un andamento incostante che ha generato traffico nella zona nevralgica della classifica e che ora regalerà un finale di campionato al cardiopalma. Un andamento zoppicante, che deve però anche fare aumentare i rimpianti ad un Palermo che con due o tre vittorie in più avrebbe potuto occupare le zone alte della classifica.
Alcuni dettagli, hanno fatto la differenza. Certe partite, che i rosanero avrebbero potuto vincere per mole di gioco creata e che alla fine sono terminate col segno “x”, nella maggior parte dei casi. Otto pareggi nelle ultime dodici di campionato: un dato che non può restare inosservato. Forse è mancata qualcosa negli ultimi 20 metri, la lucidità o la cattiveria necessarie per portare l’intera posta dalla propria parte.
Questione di “percorso”, come sempre ha dichiarato Corini, allenatore del Palermo. Di crescita, da confermarsi nel tempo. Incapacità di gestire i momenti, i vantaggi. Come dimostrano gli oltre venti punti persi dopo che il Palermo ha segnato per primo. Un dato che spiega praticamente tutto, dalla classifica al malumore dei tifosi. C’è folla, ma il Palermo vuole giocarsi le sue carte fino in fondo. Sabato la Spal in casa, poi il Cagliari in trasferta, quindi il Brescia ancora al Renzo Barbera il 19 maggio, a chiudere la stagione regolare. Due vittorie e un pareggio potrebbero essere sufficienti.
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