Al Tardini di Parma il Palermo esce sconfitto per 2 a 1 dopo una prestazione da alti e bassi. Un primo tempo convincente non serve. Nel secondo vengono fuori i problemi legati alle assenze e i ragazzi di Corini sono costretti a subire.
Il primo quarto d’ora non è entusiasmante e il possesso palla è soprattutto dei padroni di casa che dopo 9 minuti si rendono pericolosi sugli sviluppi di un calcio d'angolo con il colpo di testa di Valenti murato da Mateju. Dopo un inizio senza infamia e senza lode i ragazzi di Corini trovano coraggio e forza per uscire dalla propria metà campo e lo fanno bene in particolar modo al 18’ dopo un rinvio di Pigliacelli che porta Valente a crossare in mezzo per Soleri: l’attaccante non tocca il pallone per un soffio e e viene messo giù da Valenti.
Per l’arbitro però non c’è nulla. Pochi secondi dopo la mezz’ora, nonostante il possesso palla a sfavore e una prestazione sotto la sufficienza, arriva il vantaggio dei padroni di casa: su calcio d'angolo(che le immagini diranno inesistente) Benedyczak la mette dentro col destro e batte Pigliacelli. La prima frazione di gara sembra avviarsi verso questo risultato, ma i rosanero rientrano subito bene nel match nonostante lo svantaggio e a quattro minuti dal termine dei primi 45 minuti Soleri pareggia i conti: l'attaccante romano vince il contrasto con Valenti, calcia, Buffon para sul primo tentativo ma non può nulla sul secondo.
Esplodono gli oltre 3.300 tifosi rosanero presenti e che hanno potuto assistere alla rete dell’ex Padova da pochi metri di distanza. Nel primo tempo non si segnala altro: equilibrio tra le due compagini, con un Palermo che tuttavia fa registrare un maggior possesso palla e si è reso in diverse occasioni più pericoloso degli emiliani.
Al rientro dalla pausa però è un altro Palermo. Il Parma entra in campo con il piglio che gli era mancato per quasi tutto il primo tempo e gestisce molto bene entrambe le fasi del gioco. Dopo dieci minuti i padroni di casa si rendono pericolosi ancora con Benedyczak che non riesce a sferrare la sterzata decisiva da pochi passi dentro l'area di rigore. Uno dei pochissimi squilli dei rosanero arriva al quarto d’ora con Tutino che apre per Aurelio: cross in mezzo sul secondo palo dell'ex Pontedera che non viene raccolto a dovere.
Alla mezz’ora arriva il raddoppio - meritato - del Parma: dopo un sinistro di Vazquez con ribattuta di Pigliacelli Coulibaly da pochi passi non può sbagliare e incrocia rasoterra. Il Tardini scoppia in festa e il Palermo sprofonda nella delusione. Dopo il raddoppio dei giocatori di Pecchia non arriva la reazione che si era avuta nel primo tempo dopo il gol di svantaggio. L’unica occasione da annotare sul tabellino arriva poco prima che l’arbitro conceda i 6 minuti di recupero: perde palla Osorio, Segre lancia per Valente che stoppa e calcia a tu per tu con Buffon, ma il pallone termina molto alto. Il tifo dei 3.356 rosanero presenti diventa sempre meno assordante, e i padroni di casa dopo 6 minuti e 40 secondi di recupero possono gioire; al Tardini i gialloblu superano i rosanero per 2 a 1 in una gara con poche emozioni e tanta tattica. Gli applausi per i rosanero, sotto la curva, comunque non mancano.
Ma ciò che manca però, dopo questa sconfitta, sono i playoff. Con la sconfitta odierna, contro una diretta concorrente come il Parma, i rosanero restano in ottava posizione in condominio con la Reggina che ha una partita in meno ed è avanti per differenza reti rispetto ai rosanero, ma rischia qualche punto di penalizzazione. Palermo fermo a 42 punti e che viene scavalcato dai ducali che raggiungono quota 44. Adesso poco più di una settimana per recuperare alcuni dei tanti assenti, fondamentali per la gara in programma il 10 aprile al Barbera contro il Cosenza.
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