Una partita contro il Palermo ha fatto la storia della Cremonese di un giovanissimo Gianluca Vialli, l'ex attaccante morto oggi, dopo 5 anni di lotta contro il tumore. Un gol di Vialli, il 3 giugno 1984, consentì alla Cremonese di raddoppiare, in casa contro i rosanero, in una partita che sancì la storica promozione dei lombardi in Serie A, mentre il Palermo finì in C. Eppure, la Cremonese non vinse la gara che finì 3-3. Dopo il gol iniziale di Bonomi, su un'azione comunque iniziata da Vialli, il giovane attaccante nel primo tempo venne atterrato in area e l'arbitro fischiò il rigore. Sul dischetto si presentò lo stesso Vialli che, con un tiro forte, siglò il secondo gol per la sua squadra. A fine stagione il giovanissimo attaccante realizzò 10 reti in totale. Nella ripresa gli altri gol e il pari dei rosa, che però avevano bisogno di vincere per sperare.
Il rigore di Gianluca Vialli contro il Palermo (frame video Rai Sport)
Vialli calciatore e il Palermo non si incrociarono più perché il bomber militò tra serie A (Sampdoria, Juventus) e Premier League (Chelsea) mentre il Palermo nelle serie minori. Lasciato il calcio giocato, l'attaccante tornò a Palermo da capodelegazione della Nazionale. La prima volta a novembre 2019, quando l'Italia affrontò l'Armenia al Renzo Barbera di Palermo. Si giocava una partita di qualificazione a Euro 2020 e gli azzurri si imposero con 9 reti. Prima di assistere al match, Vialli aveva presenziato al convegno tenutosi presso la sede dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia.
In quell'occasione aveva parlato della città di Palermo, delle sue bellezze e del momento della squadra siciliana che militava in serie D: «Siamo a novembre, sono stato in spiaggia, questa città è eccezionale per me che vivo a Londra. Spero che torni presto nel calcio che conta», aveva detto, aggiungendo che «Palermo ha il potenziale per fare campionati come Genoa e Sampdoria». Nei giorni antecedenti al match era stato a Mondello, aveva fatto una passeggiata e in tanti avevano deciso di fare un selfie con il capodelegazione della Nazionale. Sempre parlando dai rosanero, aveva lanciato un messaggio ai tifosi: «Sognare va bene, ma ogni tanto può capitare di dover lottare per non retrocedere".
Gianluca Vialli al Renzo Barbera il 23 marzo 2022
L'ultima apparizione al Barbera, sempre come capodelegazione della Nazionale, il 24 marzo del 2022, in occasione di una delle pagine più buie per gli azzurri: la sconfitta contro la Macedonia nelle qualificazioni al Mondiale appena disputato in Qatar. Vialli tornava a seguire la squadra e a sedersi in panchina dopo essersi fermato per qualche mese, dopo la conquista dell'Europeo, sempre a causa della sua malattia. Il giorno prima della partita aveva pubblicato una foto sorridente con lo sfondo la curva Sud del Renzo Barbera e aveva scritto: “Trasformare una passione in un lavoro ed in proposito (come è successo a me!) è una cosa rara ed un privilegio assoluto. Quando succede contano solo due cose: essere grati e lavorare ogni giorno per andare oltre i propri limiti...Forza Italia! Forza Ragazzi!"
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