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Rosanero in ritiro a Roma, Corini: «C'è armonia, come in famiglia»

Un momento del ritiro dei rosanero a Roma

L'addio di Accardi dopo una vita in maglia rosanero, il debutto del nuovo team manager, due giocatori positivi al covid e i propositi del tecnico Corini per il nuovo anno. Un gruppo con qualche assenza fra cessioni e prestiti ma ancora senza nessun volto nuovo, e con un paio di infortunati. Questi gli elementi principali che hanno accompagnato il ritorno al lavoro della squadra di Corini, riunitasi presso il centro sportivo del Coni Giulio Onesti di Roma. La squadra che ieri ha lavorato nel pomeriggio resterà in ritiro fino a sabato mattina per poi tornare a Palermo per preparare la trasferta di Perugia in programma il 14 gennaio alle ore 14.

La squadra ha lavorato su campo: lavoro aerobico e partitella per il gruppo che ha dovuto fare a meno degli infortunati Buttaro e Stulac sebbene il primo potrebbe rientrare già col Perugia mentre lo sloveno è sempre alle prese con il problema alla coscia accusato nel pre partita di Brescia. Niente campo per i due positivi al covid che, da protocollo, sono in isolamento sebbene le nuove regole, decisamente meno restrittive rispetto al passato, consentono di tornare in gruppo dopo appena 5 giorni se asintomatici. E non c’è nemmeno più l’obbligo di fare tamponi a ripetizione ma solo consigli e raccomandazioni da parte della Figc.

Dei 27 convocati, il tecnico rosanero ha potuto contare solo su 19 elementi più i tre portieri ed i tre giovani aggregati in prima squadra. Con Accardi (a Piacenza) che con tatto ringrazia e saluta, non c’erano Devetak (ufficiale il prestito alla Viterbese), Peretti (passato alla Recanatese) e Doda in procinto di accasarsi (Imolese). E non c’era nemmeno Orihuela, il difensore centrale uruguaiano in arrivo dal Montevideo City Torque che, ultimate le classiche visite mediche, si unirà ai compagni in ritiro.

E dal ritiro ha parlato, dopo la pausa vacanze, il tecnico Corini che ha sottolineato soprattutto l’armonia che si respira in seno alla società dove si lavora con grande concordanza di intenti, come in una famiglia, confrontandosi e supportandosi a vicenda.

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