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Liverani, il ritorno dell'ex a Palermo a caccia di punti con il suo Cagliari

Fabio Liverani, tecnico del Cagliari

"Tornare al Barbera sarà emozionante, è la prima volta che incontro il Palermo da avversario". Parlava così Fabio Liverani nel 2018, alla vigilia del match contro i rosanero, in Serie B. Lui, era allenatore del Lecce: una squadra terza in classifica che volava nel capoluogo siciliano alla ricerca di punti promozione. Domenica, alle 18.00, sempre al Barbera, ci sarà il bis. Liverani tornerà ad affrontare i rosanero, questa volta con tanta esperienza in più sulle spalle. Con la casacca siciliana il centrocampista ha collezionato 66 presenze dal 2008 al 2011.

Arrivato a 32 anni dalla Fiorentina per 6 milioni di euro, il regista romano ha portato in Sicilia la sua classe e il suo grande temperamento. Nessun gol, ma una miriade di passaggi decisivi. Un altruismo smisurato e un'ossessione per l'assist al compagno. Tiri, pochi: forse, appena 10, in 3 anni. Vedeva il gioco, tracciava le linee sul campo.  Passo cadenzato, idee e geometrie a disposizione della squadra. Mediano d'altri tempi, lento ma elegante. Il suo piede delicato, il sinistro, a disegnare parabole uniche. Con il Palermo un 8° posto (2008-2009), un 5° con annessa qualificazione in Europa League (2009-2010) e un'8^ posizione (2010-2011).

Il genio in campo, che ha provato a trosportare il suo sapere anche su una panchina. Partito dalle giovanili del Genoa, dove il 46enne è arrivato nel 2011 dopo essersi ritirato dal calcio giocato (ultima esperienza allo Zurigo), Liverani ha poi allenato sulle panchine di Leyton Orient, Ternana, Lecce e Parma, prima di firmare per il Cagliari fino a giugno 2023.

La sua esperienza più lunga quella in Puglia, coi giallorossi, dove ha telecomandato i suoi calciatori per ben 115 partite e ottenuto una media di 1,57 punti a gara. Ma soprattutto, una promozione in Serie B nel 2017 e poi quella in Serie A nel 2018. Un'avventura unica, che lo ha posto nell'"Olimpo" degli allenatori top di categoria. Alla guida dei sardi 17 partite e un andamento altalenante. Di sicuro, al di sotto delle aspettative: 5 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte con una media di 1,29 punti a gara. Domenica, sfiderà il suo passato. E tornerà in quella che è stata la sua casa: tempio di espressione e fantasia, di spirito libero e arte.

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